Una rubrica nata nei primi mesi del mesozoico. E per chi non se la ricorda, abbiamo un rapido riassunto.
Nelle puntate precedenti:
Questa rubrica nasce con lo scopo di sconfiggere il boss del livello 45: il feroce Franchino […] “Tieni duro, Giorgione! Accorrerò presto in tuo aiuto!” […] Non mi va di alzarmi stamattina. Mi prenderò delle pastiglie al Covid per bigiare il lavoro. […] E quindi lui gli fa: “Ma in che senso giro la manovella?”. E tutti a tenersi la pancia dal ridere! […]
Buona lettura:
Garage Una competizione a chi arriva primo a parcheggiare;
Autorimessa Una macchina vomitata;
Coinvolto Un viso a forma di moneta;
Incassare Arrabbiarsi così tanto da arrivare a parlare come Jovanotti;
Pulsante Apparecchio elettrico che accende o spegne il battito ritmico del cuore;
Ascesso Il luogo dove ci si reca quando si ha così tanto mal di denti da cagarsi addosso;
Abbastanza La green room dei componenti della famosa pop band svedese;
Servizi segreti Quando entri in un locale e chiedendo per il bagno ti dicono che non esiste;
Lancia Un’automobile di forma tubolare che viene proiettata il più lontano possibile per colpire i nemici a cavallo;
Benefattore Un contadino altruista;
Risottomettere L’azione di appoggiare il risotto da qualche parte;
Sussultano Spaventarsi così tanto da sobbalzare sopra uno sceicco;
Antennista Un giocatore di tennis che usa una parabola come racchetta;
Partita L’inizio di unacompetizione sportiva, che quando finisce si chiama “Arrivata”;
Dittatura Un’azienda i cui dipendenti amano “incondizionatamente” il capo;
Alpeggio Quando le mucche non trovano un pascolo adeguato, si adattano anche alpeggio;
Frazione Il partito politico centrista, perché si pone fra due fazioni;
Contraddizione Il modo di esprimersi nelle contrade;
Antincendio Una divinità ignifuga;
Rivista Il magazine che si fa vedere almeno un paio di volte;
Definito Descrivere con parole un qualcosa che è terminato;
Tavella Questo non è un gioco di parole di alcun tipo… si tratta di un nome di persona che mi fa ridere. In fondo è questo il senso di questa rubrica, no? Nata tra l’altro per via di un nome di persona che mi ha sempre fatto ridere, il mitico Carlo Goldoni. Minchia che ridere che mi fa il nome Carlo.
Per la puntata di oggi è tutto. Riprenderemo con le stronzate al più tardi possibile.
Siccome siamo in un periodo in cui vengono protette e valorizzate tutte le minoranze (l’importante è che abbiano una connessione internet), anche noi amanti del cinema dobbiamo farci sentire. Soprattutto dopo che abbiamo raggiunto i minimi storici per il prezzo di un biglietto: 4,9 euro! Poi mi sono preso i classici pop-corn con la Coca, ripristinando l’equilibrio naturale dell’economia.
Avventure monetarie a parte, di recente ho visto dei bei filmacci e dei banali filmoni, ma anche filmetti che spaccano e filmini tanto brutti:
EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE (2022) Titolo italiano: [Non ancora pervenuto, ma dovrebbe rimanere uguale a quello originale… pazzesco!] Titolo italiano classico, mancato per un pelo: 4 PASSI NEL MULTIVERSO Paese: America Trama: una famiglia asiatica che possiede una lavanderia in America cerca di compilare correttamente il modulo 730… No, scusate, è un’attrice di film d’azione, abilissima nelle arti marziali, la quale… No, mi sono confuso ancora. Il film parla del bambino asiatico dei Goonies… Gli esseri umani hanno delle dita a salsiccia… Ah no, ecco, ora mi ricordo bene. I protagonisti sono due sassi… Mmm, mi sa che sono in fungo. Recensione: Il secondo ottimo prodotto sfornato dai Daniels, l’accoppiata composta da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, dopo il loro esordio nelle sale con il film Swiss army man (in Italia uscito come Swiss army man – Un amico multiuso), una geniale dark-comedy che vede un altro Daniel (Radcliffe) recitare il ruolo di un cadavere. La loro ultima opera parla invece di universi paralleli e di recente abbiamo parecchi esempi sul tema. Difatti, dopo aver visto Spider-Man: Into The Spider-Verse (in Italia con il nome Spider-Man – Un nuovo universo) i Danieli hanno commentato: “Oh merda, ci stanno battendo tutti su questa cosa a cui stiamo ancora lavorando”. Kwan ha anche aggiunto: “Guardare la seconda stagione di Rick & Morty è stato davvero doloroso. Avevano già realizzato tutte le nostre idee che pensavamo essere originali. Quindi ho smesso di guardarlo mentre stavamo sviluppando questo progetto”. Le tematiche affrontate sono svariate, principalmente riguardano l’esistenzialismo, il nichilismo, l’integrazione, il bambino asiatico dei Goonies, l’omofobia ed i bagel. A mio parere un gran bel film, scritto e diretto ottimamente, con una recitazione a dir poco eccezionale. Non vedo l’ora che esca anche in Italia che me lo vado volentieri a rivedere per la terza volta e vediamo se riesco a non piangere come una fontana stavolta. Consigliato a: tutti, da vedere in qualunque luogo, in una volta sola. Particolarmente consigliato a chi fa un uso smodato di sostanze psicotrope, ma anche a chi soffre di depressione.
DOCTOR STRANGE IN THE MULTIVERSE OF MADNESS (2022) Titolo italiano: DOCTORSTRANGE NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA Titolo italiano classico, mancato per un pelo: UNO STRANO DOTTORE IN UNO STRANO UNIVERSO Paese: America Trama: Il supereroe con il dottorato in chirurgia e uno Strano cognome si ritrova a fare le solite cose che fanno i supereroi Marvel. Recensione: Pur avendone visti parecchi di film Marvel, non mi definisco un grande fan. Porto tantissimo rispetto per l’universo dei supereroi che i grandi scrittori e fumettisti sono riusciti a creare, ma è fin troppo vasto e sconfinato da farmi desistere nel voler scendere in dettagliati approfondimenti. C’è da aggiungere anche che il classico approccio narrativo Disneyano sulle sue produzioni cinematografiche non influisce certo positivamente. C’è un nome, tuttavia, che mi ha spinto a voler andare a vedere questo film: Sam Raimi. Ho un debole per questo regista, fin dai tempi di The Evil Dead (il cui titolo italiano è quell’insulso La Casa). È proprio da quella serie di film gore che il regista si autocita, inserendo un cameo di Bruce Campbell e mostrando un cadaverico Doctor Strange che ho apprezzato tantissimo. Altra scena che ho amato è quella dello scontro musicale, dove vediamo il dottore trasformare le note prodotte da diversi strumenti in veri e propri proiettili. In definitiva questo film non mi è dispiaciuto, si lascia guardare piacevolmente, pur non avendo quella trama così pazzesca (stiamo comunque parlando dei soliti filmetti della Marvel). Quindi secondo me questo film è… Consigliato a: i fan di Sam Raimi, i fan della Marvel e i fan tastici 4.
THE BATMAN (2022) Titolo italiano: THE BATMAN Titolo italiano classico, mancato per un pelo: C’ERA UNA VOLTA A GOTHAM Paese: America Trama: “…si avvolge nel mantello, è proprio Batman. È rapidissimo, è furbissimo, è giustissimo…” Recensione: sapete cos’è giustissimo? Guardare questo filmone. Di tutte le trasposizioni cinematografiche sull’uomo pipistrello, questa è probabilmente la mia preferita. Mi sento di iniziare omaggiando la scenografia. Una Gotham così non l’avevo mai vista: sporca, malata e criminale, tanto da sembrare Quarto Oggiaro. Questa cupa sensazione che emerge dall’ambientazione è la stessa che si ha guardando Alien o Robocop, film nei quali le scene erano perfettamente sviluppate per farci immedesimare in quei luoghi sporchi di grasso per motori e sangue rappreso. Un’altra cosa che mi ha fatto godere è stata l’ottima scelta da parte del regista, Matt Reeves, di far emergere quel realismo che manca fin troppo spesso nei film sugli eroi da fumetto. Bruce Wayne è un essere umano, con tanti soldi, tanti gadget e una spiccata abilità da detective. Il regista, infatti, si rifà a Batman: The Animated Series, il cartone animato di Batman uscito negli anni ‘90, quello con cui sono cresciuto (non per altro sono partito citando proprio la sigla italiana cantata da Cristina D’Avena). Vorrei parlare di mille altre cose su questo film, come la macchina di Batman… solo a ripensarci mi vengono i brividi… ma rischio di sputtanare troppo. Quindi concludo dicendo di quanto sia stato incredibile la recitazione da parte di Colin Farrell nei panni di… non ve lo dico, perché è impossibile riconoscerlo sotto tutto quel make-up. Fate la prova: ve lo guardate tutto senza cercare sull’internet chi è che interpreta e voglio vedere se lo trovate da soli. Consigliato a: chiunque ami i polizieschi. In realtà, dopo la mia prima visione, andai in giro a rompere il cazzo a tutti di vederlo. Quindi evitate di farmi venire lì ad asciugarvi con i miei discorsoni belli prolissi (pensate che quanto scrivo è anche quanto chiacchiero). Fate la scelta giusta e guardatevi The Batman.
THE NORTHMAN (2022) Titolo italiano: THE NORTHMAN Titolo italiano classico, mancato per un pelo: IL POLENTONE Paese: America Trama: ambientato intorno all’anno 1000, il figlio di un re islandese cerca vendetta per l’omicidio del padre. Recensione: il regista è Robert Eggers, lo stesso che ha fatto The Lighthouse. Penso dunque di aver appena trovato il mio nuovo regista preferito del momento. Insieme alla collaborazione di Sjón, uno scrittore e poeta islandese, Eggers è riuscito a portare sul grande schermo una rappresentazione della vita ai tempi dei vichinghi come nessun’altro. Da un punto di vista storico, letterario e mitologico non fa le tipiche cazzate hollywoodiane dove ci buttano dentro cose a caso, per nulla inerenti ai racconti originali, pur di rendere la visione piacevole anche al pubblico che guarda solo Fast&Furious. Per l’appunto si rifà al racconto norreno dell’Amleth di Saxo Grammaticus (racconto ripreso da Shakespeare per l’Amleto). Chiaramente ci sono delle rivisitazioni cinematografiche che non possono sfuggire, come la fuga immediata dall’isola da parte del protagonista subito dopo la morte del padre, invece che la sua permanenza e il fingersi imbecille per tentare di ingannare lo zio. Un film davvero coinvolgente, incalzante e mistico, che sa regalare anche al pubblico scandinavo il suo meritato rispetto culturale (non lo dico io, l’ho letto da dei commenti di svedesi, danesi e islandesi). Ah già, come dimenticarsi del motivo importante che mi ha spinto a guardarlo: c’è dentro Willem Defoe. Solo per pochissimi minuti, ma la mia filosofia è che se c’è lui nel cast, allora il film deve essere visto obbligatoriamente. Consigliato a: tutti, bambini compresi, così capiscono da subito che la vita non è tutta rosa e fiordi (per intenderci, il film è piuttosto violento).
SOUTH PARK: THE STREAMING WARS (2022) Titolo italiano: [Non ancora pervenuto] Titolo italiano classico, mancato per un pelo: PARCO MERIDIONALE: MAI INCROCIARE I FLUSSI Paese: America Trama: la parola “streaming” significa “flusso”, difatti in tutto il film parlano della guerra alla vendita di flussi d’acqua (chiaramente con lampanti riferimenti ai milioni di servizi di streaming televisivi odierni). Recensione: i miei due idoli, Tray Parker e Matt Stone, hanno firmato con la Paramount per 14 nuovi film della famosa serie animata ambientata in Colorado. Dopo i primi due trasmessi, ossia South Park: Post Covid e South Park: Post Covid: The Return of Covid, il terzo e nuovo lungometraggio serve a farci riflettere oltre che a divertirci con la loro sfacciata irriverenza. Non aggiungo altro perché da estremo risparmiatore energetico quale sono, mi potrebbe salire la carogna e inizierei a bestemmiare. L’unico appunto è che anche questo lungometraggio è diviso in due parti, come con i film sul Covid. La conclusione è prevista per il 14 luglio 2022. Consigliato a: i tuoi avi, ai tuoi genitori e a te stesso, perché è colpa di tutti noi se siamo in questa situazione ambientale insostenibile, detta anche Uomo-orso-maiale (i cui fan della serie sanno esattamente a cosa si riferisce).
THE UNBEARABLE WEIGHT OF MASSIVE TALENT (2022) Titolo italiano: IL TALENTO DI MR. C Titolo italiano classico, mancato per un pelo: [Non mi serve inventare uno stupidissimo titolo del cazzo, visto che ci hanno già pensato i nostri cari traduttori di merda] Paese: America Trama: Nicolas Cage sta passando un periodo economico di merda, fa film del cazzo per pagarsi i debiti accumulati nei decenni e la situazione famigliare non è delle più rosee, in particolare con la figlia che si sente oppressa dal sua atteggiamento da grande attore. Decide quindi di prendere l’ultimo insulso lavoro e iniziare a ricostruire seriamente la sua figura di un tempo. Da questo punto in avanti finisce la vera storia di Nicolas Cage per iniziare la trama romanzata del film, fatta di sparatorie, FBI e rapimenti a scopi politici. Recensione: per pagarsi tutti gli arretrati, dal 2017 al 2022 Nicolas Cage ha accettato qualunque proposta lavorativa gli venisse passata: dalle produzioni più becere (Willy’s Wonderland – 2021; Jiu Jitsu – 2021), a quelle più guardabili (Mandy – 2018, Mom and Dad – 2017), incappando di tanto in tanto in qualche inaspettato capolavoro (Pig – 2021; Spider-Man: Into the Spider-Verse – 2018). Si conclude quindi la sua saga da prostituto cinematografico con questa produzione che definirei geniale. Nic sa come prendersi in giro molto bene e lo mette per inciso, tra battute e recitazioni che fanno di lui… lui! Ho apprezzato la trama, simpatica, relativamente semplice e piena di pompose battute su quanto sia importante il ruolo dell’attore. Non per niente il titolo originale è “L’insopportabile peso del talento imponente”. Consigliato a: quelli che hanno scambiato la faccia con Nic Cage per pagarsi i debiti. Un film che vale la pena vedere, soprattutto per gli amanti del cinema anni ’90 e ovviamente di Nic Cage.
MAD GOD (2022) Titolo italiano: MAD GOD Titolo italiano classico, mancato per un pelo: ALLA RICERCA DELLA VALLE BRUCIATA Paese: America Trama: Missioni suicide e inquietantissime discese verso mondi malati e alienanti. Recensione: come potrei spiegare questo film? È come se H. P. Lovecraft e John Carpenter avessero concepito una prole fertile e incestuosa, le quali orde di discendenti mutanti avessero raggruppato in un unico lungometraggio tutti i loro video di TikTok. E a proposito di divinità come cita il titolo, il dio dietro tutto questo capolavoro è Phil Tippett.Il regista, scenografo, produttore, scrittore, ideatore, nonché maestro degli effetti speciali Phil Tippett. Rubo, traduco e correggo un commento trovato sull’internet per descrivere questo personaggio: “È l’uomo che ha fatto puzzare le viscere dei Tauntaun. È il tizio che ha fatto apparire il T-Rex più vicino di quello che viene riflesso dallo specchietto. È colui che ti ha dato 20 secondi per rimuovere il veicolo parcheggiato illegalmente quando stavi a Detroit nel 2028. È l’uomo delle leggende.”. Se non avete capito le citazioni, lui è colui che ha creato gli effetti speciali della saga originale di Star Wars, di Jurassic Park, di Robocop (e molti altri ancora). E proprio mentre stava lavorando nel 1990 al secondo capitolo del poliziotto robotico, gli viene in mente di fare questo film. Sì, intendo proprio Mad God. La produzione di questa maestosa opera è durata oltre 30 anni. Potrebbe essere considerato il papà di Boyhood (2012), se mi passate la battuta. Mentre lavorava per Jurassic Park, Tippett si convinse che la stop-motion era arrivata alla fine, così le riprese di Mad God furono accantonate. Vent’anni dopo, spronato dagli membri del suo stesso studio, il mitico Phil ritornò a girare le scene del film, aiutato da crew e volontari. Nei fine settimana, afferma Tippett, riusciva a tirare su 15, 20 persone che lo aiutavano nelle riprese, seppur molti fossero senza esperienza. Infine, grazie a una raccolta fondi su Kickstarter, riuscì a concludere le prime tre parti del film, praticamente metà del prodotto finale. Tippett dimostra che i pupazzi in stop-motion continuano a metterlo ampiamente nel culo alla digitalizzazione grafica (tranne alla Pixar, ma loro sono un mondo a sé). Questo film non ha bisogno di traduttori perché non c’è parlato, solo terrore puro e un’incredibile immaginazione. Però, ahimè, è rimasto fuori nelle sale solo una settimana, dopo che era stato presentato al festival del cinema di Locarno del 2021. Consigliato a: tutti, tranne ai figli di Tippett, così come ha affermato lui stesso in un’intervista. Io li porterei comunque i piccini a vedere Mad God, così che possano andare in psicanalisi il prima possibile, in linea con tutta la popolazione mondiale odierna.
DUAL (2022) Titolo italiano: DUAL – IL CLONE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: ANVEDI ‘STO DUELLO DUALE! Paese: America Trama: una tizia scopre che sta per morire di una malattia incurabile e rarissima (e come dice mia mamma, è sicuramente colpa del vaccino, dei poteri forti, di Bill Gates, eccetera…). Decide di clonarsi così che i parenti e gli amici non sentano la sua mancanza una volta deceduta. Si scopre che la sua sentenza di morte è stata “leggermente” esagerata (proprio come le “prove” che sostiene mia mamma contro i vaccini e Bill Gates). Siccome non possono esserci due persone identiche in giro, una delle due deve morire. E di solito è sempre quella vaccinata a morire, sempre secondo i deliri di una madre boomer. Recensione: ‘nsomma. Sarà anche una figa Karen Gillan, ma i film che fa sono abbastanza… inutili. Un film piatto, una trama per niente innovativa ma che sicuramente fornisce un’ora e mezza di ottima noia, se era quello che cercavate. Mi diverto di più a sentire le fantasticherie da cospirazionista di mia mamma. Consigliato a: i complottisti, che magari ci trovano altre polemiche da montare per le loro congetture.
DUNE: PART ONE (2021) Titolo italiano: DUNE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: ILTREMORS DI FRANK HERBERT Paese: America Trama: devo davvero spiegare la trama di Dune di Frank Herbert? È quella che conosciamo tutti, ma siccome che è la prima parte contate che arriva fino a quando il principino si ritrova nella tribù degli occhi azzurri (è un po’ che non lo guardo, non ricordo un nome che sia uno). Recensione: bello, anche se è un remake. In fin dei conti si tratta di Villeneuve, non il primo sprovveduto. E il cast è tanta roba. Che altro posso aggiungere? Se volete una recensione su Dune fatta davvero bene (mica le mie cazzate) la trovate sul blog di SerenateCinematografiche. Consigliato a: la zia Luigina, siccome so che a lei ci piacciono tanto i tizi scuri con gli occhi blu.
THE BAD GUYS (2022) Titolo italiano: TROPPO CATTIVI Titolo italiano classico, mancato per un pelo: QUEI CATTIVI RAGAZZI Paese: America Trama: un lupo, un serpente, una tarantola, un piranha e uno squalo fanno squadra per rapinare banche. Recensione: leggo sull’internet che il film si ispira a grandi classici, come Lupin III, Ocean’s Eleven, Pulp Fiction e Beastars, mentre l’animazione è presa da Spider-Man: Into The Spider-Verse. Io dico che si sono anche ispirati a Occhi di Gatto, Heat, 3 episodi de La Signora in Giallo, la banda della Uno Bianca e Anaconda 2. Ma se faccio il simpatico è solo perché mi sono ampiamente offeso nel vedere Pulp Fiction tra le citazioni. Ad ogni modo, ‘sto film è la solita animazione grafica, prevedibile in ogni secondo, plausibilmente dedicato al pubblico più giovane e ignorante, ma che non ha nulla di cui vantare. Beh, forse qualche doppiatore (originale) è da menzionare, ma visto che il film è talmente “la solita pappa” che non ho nemmeno voglia di soffermarmi oltre su questo titolo. Consigliato a: famiglie coi bambini, cresciute con una morale cattolica e con la Peppa Pig.
ALICE (2022) Titolo italiano: ALICE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: ALICE NEL PAESE DELLA SCHIAVITÙ Paese: America Trama: Alice è una degli schiavi che vivono in una fattoria americana. Dopo l’ennesimo abuso di potere, il suo spirito ribelle la porta a scappare, scoprendo così che siamo nel 1973. Whaaaat?! Recensione: Le due cose che mi spingono a guardare un film sono solitamente la locandina e la trama. Ormai ho un certo occhio per capire quali film meritano e quali fanno cacare semplicemente guardando il poster. Per Alice pensavo di andare a vedere un film poliziesco, basandomi solo sulla locandina. Poi ho letto la trama e ho pensato fosse un film di fantascienza, siccome avevo capito parlasse di viaggi nel tempo. Invece si tratta di una romanzata basata su una storia vera, successa in America intorno agli anni ’60. Al ché uno si spiega perché l’anagramma di “umano” sia “infame”. Ad ogni modo, il film mi è piaciuto per la storia, per l’attrice protagonista, per la sua stupenda acconciatura afro e perché siamo negli anni ’70. Un bel film, coinvolgente tanto da farti salire la voglia di vendetta. Come racconto di schiavitù e rivalsa non raggiungerà mai gli apici di Django Unchained, ma merita ad ogni modo di essere visto. Consigliato a: gli amici di colore che ci stanno seguendo da casa e che saluto con affetto. Ma anche a tutti quelli che non hanno le palle di mandare affanculo il loro capo e continuano a lavorare in condizioni disumane. Break the chain, fuck them all!
CRIMES OF THE FUTURE (2022) Titolo italiano: CRIMES OF THE FUTURE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: SE MI TAGLIUZZI, MI ECCITO Paese: Canada, Francia, UK, Grecia Trama: ambientato in uno strano futuro dove le alte concentrazioni di inquinamento hanno portato la razza umana ad una quasi totale perdita del dolore, trasformandolo in un qualcosa di puramente erotico. Le operazioni chirurgiche sono diventate di pubblico svago e spesso presentate come vere e proprie performance artistiche. In questo strano mondo abbiamo il nostro protagonista, un artista ampiamente riconosciuto che è in possesso di una fisionomia particolare, in grado di riprodurre i propri organi interni. Recensione: Si tratta di Cronenberg, per questo la trama è così fottutamente malata. Personalmente mi è piaciuto quasi tutto il film. Sono un sostenitore delle opere del mio omonimo (no, non mi chiamo Cronenberg, mi chiamo Davide) e questa non è da meno, se non che il finale mi ha lasciato un attimo in sospeso. Cerco di spiegarmi: non mi è dispiaciuto il finale, ottimamente sviluppato con la scena che si chiude su un’eccezionale espressione del protagonista Viggo Mortensen (non è uno spoiler, tranquilli). Solo che secondo me poteva farlo continuare ancora un pochettino. Di solito sono io il primo a disdegnare i sequel e le serializzazioni, da me concettualizzati come inutili e infiniti prolungamenti di storie originali che servono solo a fare soldi, eppure in questo film ci stavano altri 20/30 minuti in più sul finale, a mio avviso. Non mi metto certo a criticare da saccente questa scelta chiaramente voluta; saremo anche omonimi ma non ho mai fatto il regista. E lo stesso si dica per la musica: pur avendo un sacco di omonimi nel campo (Gahan, Grohl, Byrne), canto di merda e suono solo i citofoni. Sempre rimanendo in tema omonimia, i più appassionati dei lavori di Cronenberg avranno supposto che questo film sia in qualche modo collegato alla sua altra opera del 1970 con lo stesso titolo. In realtà lo stesso Cronenberg ha affermato che non c’entrano nulla l’uno con l’altro e non si tratta di un remake. Consigliato a: chi piacciono le “Cronenbergate” e i thriller psicologici. Se la visione di interiora umane e tagliuzzamenti corporei vi fa impressione, lasciate proprio perdere.
Ho finito, giuro. Vi lascio con quest’ultimo consiglio (imperativo): guardatevi Everything Everywhere All At Once o vi spacco il culo.
Secondo la legge di conservazione delle cazzate (chiamata anche “La cospirazione di Lavuasiè”) nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trama.
COSPYRO THE DRAGON Per chi non sapesse cosa sia “Spyro The Dragon”, si tratta di un videogioco di fine anni ’90 in cui il giocatore si trova a vestire i panni di un draghetto viola che è in grado di planare per brevi tratti, caricare i nemici a testate, sputare fuoco e vendere eroina (PEGI 3). Pochi però sanno che gli sviluppatori sono stati costretti da Nobuyuki Idei, l’allora CEO della Sony, a inserire dei messaggi subliminali che inducevano i giocatori a fare seppuku. Dato che si parla di oltre 20 anni fa e che al di fuori dei nipponici quasi nessuno conosceva il giapponese, sono stati più o meno cinque i casi di suicidio confermati per via del videogioco. Fu così che, per il classico effetto da Torre di Babele, questa cospirazione morì sul nascere. Facendo seppuku ovviamente.
LE SCIMMIE CHIMICHE Molti si ricordano di Laika, il primo cane mandato nello spazio dai russi. Pochi si ricordano di Albert II, il primo primate a conseguire un primato spaziale. Giochi di parole a parte, Albert II finì per schiantarsi al suolo per via di un inghippo con il paracadute. O almeno è quello che i complottisti voglio farci credere. Facendo ricerche approfondite su canali segreti, quali Facebook e Google, ho scoperto che innanzitutto Albert II è ancora vivo ed è stato mascherato da principe di Monaco. Ma soprattutto che la sua missione spaziale non riguardava l’esplorazione scientifica, ma aveva come obiettivo quello di andare a spargere sostanze chimiche nella stratosfera per influenzare sia le correnti d’aria che le correnti di pensiero che stavano nascendo nei primi anni della Guerra Fredda. Secondo voi perché l’hanno chiamata Guerra Fredda? Proprio perché c’entrava con le condizioni meteo.
CONGIURA CHE NON HAI PAURA Ambra Angiolini (attrice, conduttrice e cantante italiana) ebbe un enorme successo nel 1994 con la sua canzone “T’appartengo”, che fu addirittura ritradotta col titolo “Te pertenezco” per il pubblico ispanico e “T’apartheid” per quello sudafricano. Il vero motivo per cui è stata scritta questa canzone è unicamente perché rimanga fissa in testa ogni volta che qualcuno la canticchia, la accenna o dica: “se prometti poi mantieni”. Per scongiurare il “tormentone-che-non-ti-levi-più-dalla-testa”, molti optarono per togliersi la vita (stavolta senza fare seppuku). La sospettosissima coincidenza è che in tutti i casi di suicidio registrati sono state usate delle pistole col silenziatore. Ma i giornali non ne parlano! Io per fortuna ho visto un video su Iutiub e vi giuro che non ho pauro è tutto vero! “Perché un amore col silenziatore, ti spara al cuore e tu… PUM! Tu sei caduto giù”. Coincidenze?!
SARTE CIECHE CHE TRAMANO NELL’OMBRA (DEI COMPLETI DA COMPLOTTO) Nella mia città è rimasta una sola merceria. Che fa orari da ufficio assicurativo. Se non è un complotto questo! Come perché? Nel senso che non mi va di buttare via delle giacche solo perché ho perso un bottone o per via di un buco nella tasca. Questa coalizione di sarte sta tramando il nudismo indotto ed è per questo che sono cieche: alcune hanno preferito togliersi la vista pur di non vedere tutti quei corpi nudi, mentre altre si sono semplicemente masturbate troppo, perdendo diottrie. Il loro obiettivo è quello di fornire i vestiti solo ad una cerchia ristretta di elitari, portando alla morte tutti i naturisti con l’arrivo del freddo autunnaleinvernale estivo (dannati poteri forti che hanno osato togliere pure le mezze stagioni).
PLOTTO.COM Questo sito esiste davvero. Pensavo di fare il “simpatico”, ma venutomi il dubbio sono andato a controllare e scopro che questo dominio esiste davvero (e i giornalisti non ne parlano!). Si tratta di un’azienda che offre ricerche di mercato ed è appena stata acquisita da una più grossa società chiamata “quantilope”, proprio il 15 settembre 2021. Pur celandosi sotto diverso nome, la plotto.com ha sempre usato la sua ragione sociale come facciata per traffici di bambini, quelli usati come cavie da laboratorio per la produzione di particolari droghe che sono in grado di far vedere la realtà in cui viviamo, proprio come la pillola rossa di quel famoso film coi robot assassini… come si chiama? Ah, sì, “Alla ricerca di Nemo”. Ho visto un video che spiegava nel dettaglio questa cosa, riportando un sacco di fonti (perlopiù sorgive). Vi riporto in sintesi il ragionamento. Come ho già scritto, la “Plottopuntocom” si è celata sotto altro nome il 15-09-2021. Con questa data in mente andiamo sommare tutte le cifre (1+5+0+9+2+0+2+1), proprio come fanno i migliori scienziati radiati dall’albo perché hanno avuto il coraggio di mettersi contro i poteri forti, e otteniamo 20, proprio come gli anni trascorsi dall’attentato alle Torri Gemelle; se poi sommiamo i numeri interi (15+9+2021) otteniamo 2045. Oltre al fatto che il 2045 si suppone sarà l’anno in cui i vari Bill Gates e compagnia bella avranno portato a termine il loro malvagio piano per la conquista del mondo, provate a sommare tutte le cifre e otterrete 11, proprio come il giorno del cosiddetto attentato di VENTI (sottolineo 20) anni fa. Ora, se queste non sono prove schiaccianti, io non ho capito nulla di tutti gli anni passati a vedere Jessica Fletcher.
THE BIG PHARMA OF THE OPERA Vi chiederete cosa c’entri il famoso racconto sul fantasma dell’opera con la combutta delle case farmaceutiche? In effetti il racconto del francese Gaston Leroux è un romanzo di fantasia, mentre le cospirazioni sono romanzi reali. Tra l’altro Gaston era pure un giornalista, che come ben sappiamo è l’equivalente di un terrorista. Eppure, senza probabilmente rendersene conto, egli si lasciò scappare delle importantissime rivelazioni. “Le Fantôme de l’Opéra” mostra gli effetti negativi che i vaccini prodotti dalla Big Pharma (Le Grande Pharmacie, in francese) hanno sul corpo umano. Secondo voi è solo una banale coincidenza che io abbia trovato dei documenti riportanti i VERI EFFETTI DEI VACCINI SUGLI UMANI che corrispondono esattamente alle malformazioni del fantasma? Come mai nessuno parla di questo? Perché non dicono che se ti vaccini, oltre a diventare autistico e magnetico, ti viene la pelle gialla, si infossano gli occhi e perdi naso e labbra? Eh?! DOV’È IL TUO DIO ORA!?!
LE MULTINAZIONALI SENZA FILTRO Le aziende del tabacco hanno sempre agito nei loro interessi, andando alle volte a celare dati sensibili pur di vendere il loro prodotto. Ma proprio come è successo con le denunce di inquinamento elettromagnetico di Radio Maria, alla fine l’hanno scampata liscia, pur continuando a mietere vittime. Adesso non tentano neanche più di oscurare le loro malevoli intenzioni. Anzi, si sono fatti tanto spavaldi che non si parla più di complotto. È un’operazione a cielo aperto, davanti agli occhi di tutti, con quelle scritte sui pacchetti di sigarette che dicono: “Fuma, fuma, che tanto muori comunque”, oppure “Il fumo uccide, smetti subito… se ci riesci. Muah-ah-ah!”. Questo è perché abbiamo sempre lasciato agire i potenti come volevano e guardate ora dove siamo arrivati! Abbiamo aziende che vendono morte legalmente, quando perfino la nostra Costituzione cita: “la salute è tutto nella vita” (5° emendamento).
INTRIGOR MORTIS Abbiamo ormai capito che i poteri forti sono una coalizione di gente tanto meschina che succhia il sangue ai vampiri. Ma sapevate che in realtà loro sono già tutti morti da secoli? Sono solo dei cadaveri, corpi senz’anima manovrati come pupazzi da poteriancora più forti. Secondo alcuni dati trapelati dall’internet (che non sto qua a linkarvi per non farvi perdere tempo), sembrano ricondurre gli alieni di Roswell dietro tutto questo. Esatto, proprio gli stessi omini grigi che in passato avevano costruito le piramidi! Usando dei cadaveri di gente famosa sono riusciti a tenerci in pugno per tutti questi secoli solo perché non riescono più a tornare a casa. Non è che possono fare di noi i loro antistress solo perché sulla Terra non esiste l’elemento chimico che loro usano come carburante. Non è giusto. Io chiedo appello a Mulder e Scully.
UN APPELLO SERIO, rivolto a chiunque, non solo a Mulder e Scully.
Questa cosa delle cospirazioni e delle notizie false è arrivata a toccarmi da vicino, siccome mia mamma è passata da essere una fervente cattolica a una fervente complottista, trascinandosi dietro tutti i parenti. Per fortuna sono sempre stato la pecora nera della famiglia e quindi tutto procede nella norma. Però poi mi sento citare “The Bourne Identity” per fare un paragone con il Green Pass (non mi chiedete delucidazioni che non ho capito nemmeno io), mi si dice che Bill Gates è immischiato nella pandemia, scopro che certe credenze portano ad atti di totale mancanza di rispetto, solo per il gusto di dare fastidio ad altri che hanno un pensiero diverso, allora inizio a dubitare che sia solo una moda passeggera e un minimo di preoccupazione è normale che scaturisca. Per tutti quelli curiosi sul tema, vi rimando a un documentario fatto davvero bene e reso pubblico su una delle piattaforme più (ab)usate dai complottisti (YouTube): clicca su questa frase sottolineata e colorata diversamente per il documentario sull’INFODEMIA.
Concludo con una canzone dei Depeche Mode che descrive esattamente come mi sono sentito io quando ho scoperto questa passione che ha mia mamma per i castelli in aria:
USELESS – Depeche Mode Well it’s about time It’s beginning to hurt Time you made up your mind Just what is it all worth?
All my useless advice All my hanging around All your cutting down to size All my bringing you down
Watch the clock on the wall Feel the slowing of time Hear a voice in the hall Echoing in my mind
All your stupid ideals You’ve got your head in the clouds You should see how it feels With your feet on the ground
Here I stand, the accused With your fist in my face Feeling tired and bruised With the bitterest taste
All my useless advice All my hanging around All your cutting down to size All my bringing you down All your stupid ideals You’ve got your head in the clouds You should see how it feels With your feet on the ground
Quando si parla di calamari e squirting è facile fare riferimento ai giapponesi, ma in questo caso si tratta di coreani. Ormai la serie ha preso tanto piede che sono sicuro faranno altre 19 stagioni quei figli di puttana di Netflix, perché una non basta mai. Soprattutto se la serie profuma più di soldi che di pesce.
Ad ogni modo, la storia è semplice: c’è una ragazza che ha il potere di spruzzare più lontano di tutte e allora inizia una competizione con altre sfidanti nel chi riesce ad arrivare più lontano con il proprio getto. Poi come al solito c’è un bel po’ di sesso acrobatico, molluschi e alti livelli di umidità. La serie finisce con la solita mega orgia di chiusura.
In effetti ora che ci penso, non riesco a capire perché tra tutti i porno coreani, questo sia il più visto di recente.
Ad ogni modo questa perla coreana è davvero conchigliata.
Sono probabilmente uno degli ultimi superstiti in grado di arrivare a seguire un film per intero, spesso lungo ADDIRITTURA 2 lunghissime ore. E il tutto senza fare altro nel mentre, tipo controllare chi mi ha scritto sul cellulare o chi mi ha messo mi piace sulla foto del mio cazzo con gli occhiali e i baffi condivisa su Instagram. Il mio vantaggio sta nel fatto di non avere questa dipendenza da social. Ma non sono qui a criticare il vostro modo di vivere così estraneo alle mie abitudini, quanto più sono a commentare una serie… …di film.
Siccome è da un po’ che pensavo di scrivere questo post, sono arrivato ad accumulare parecchi titoli (e molti altri ancora che mi devo vedere), quindi potrei mancare alcuni dettagli.
Un’ultima cosa prima di partire: io ho le mie fonti da cui attingo per guardarmi i film e siccome non mi affido a nessuna cazzo di TV a pagamento (Netflics, Disnei Ciannel, Amason Praim che dir si voglia) e non posseggo la televisione (che odio) finisco per vedere film che magari in Italia non sono ancora usciti. Anche se sono passati degli anni e i nostri doppiatori, poveretti, non riescono a stargli dietro. Il mio trucco è che me li guardo in lingua originale. Se sono diversi dall’inglese ci aggiungo i sottotitoli (in inglese) perché non mi da fastidio leggere. Quindi non iniziate a cagarmi il cazzo come fanno molti miei amici: “Ma dove li vedi? Ma come fai a trovarli?”. Avete tutti internet, quello che vi manca è solo un po’ di buona volontà.
COME TRUE (2020) Titolo italiano: COME TRUE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: COME MAI (NON STO GUARDANDO UNA SERIE?) Paese: Canada Trama: una scappata di casa si presta per fare da cavia soggetto per uno studio sui sogni. Recensione: non mi è dispiaciuto. E non solo perché la protagonista secondo me è una brava attrice, ma anche perché mi ha tenuto incollato fino alla fine in un vortice di “Ah, ho capito dove vogliono andare a parare” e “No, aspetta, ma che cazzo sto guardando?”. In effetti si capisce solo all’ultimissimo minuto cosa si è appena visto e quindi so per certo che nessuno di voi lo vedrà perché il film dura ben 1 ora e 45, ben al di là delle vostre possibilità. Non è un capolavoro, ma si lascia guardare. Consigliato a: chi ha due occhi, un cervello e del tempo libero.
NOBODY (2021) Titolo italiano: IO SONO NESSUNO Titolo italiano classico, mancato per un pelo: NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE Paese: America Trama: un padre di famiglia, all’apparenza un nessuno qualunque, lascia scappare due rapinatori dalla propria abitazione senza venire alle maniere forti (pur avendo il vantaggio su di essi). Il figlio lo odia per questo, il vicino si bulla, il cognato lo prende per il culo, gli sbirri lo considerano un fallito e la moglie lo tratta come un soprammobile. Poi scopre che i due rapinatori hanno per sbaglio tirato su il ciondolo del peluche della figlia. Da lì a poco sparisce metà popolazione russa. Recensione: forse ho spiegato la trama in maniera frettolosa, ma devo ammettere che ho un debole per il regista. Il signor Gustavo (lo chiamerò così perché è russo e non so pronunciarlo, figuriamoci a scriverlo) è sempre stato un mio idolo. A partire dai video musicali della sua band, i Biting Elbows, (vi consiglio in particolare “Bad Motherfucker”) fino ad arrivare al grande schermo con il suo primo film “Hardcore Henry”, il cui titolo italiano è diventato il nome di un qualunque porno (“Hardcore!”), si nota subito che il signor Gustavo ha una certa passione per gli “sparatutto in prima persona” (o First Person Shooter che dir si voglia). In questo suo ultimo film ha deciso di far respirare l’occhio a chi non è abituato a vedere tutto come un POV (per restare in tema di porno), ma ha comunque voluto confermare la sua passione per il genere d’azione ed i spargimenti di sangue insensati. All’inizio manco avevo capito fosse un film d’azione. Poi sul finale ti vedi il rapper RZA (si pronuncia “Riza”, come le cartine ma senza la L) e capisci che il film deve prendere per forza una piega tamarra. Ma comunque ben voluta, sia chiaro. Consigliato a: chi ama il genere d’azione e le storie di sangue e violenza ben strutturate.
STOWAWAY (2021) Titolo italiano: ESTRANEO A BORDO Titolo italiano classico, mancato per un pelo: 2 SINGLE NELLO SPAZIO Paese: America Trama: la protagonista è Anna Kendrick. Sì, lo so che non si tratta della trama del film, però adoro quell’attrice. Comunque la storia ruota attorno ad un gruppo di astronauti partiti per una missione verso Marte per verificare la fattibile terraformazione e vivibilità del pianeta rosso. I problemi però iniziano da subito, per via della presenza a bordo di un clandestino, che sarebbe poi il titolo originale ritradotto in italiano, ma noi nooo, perché mai fare una cosa simile? E se ve lo state chiedendo non è del genere horror, quindi niente alieni o robot assassini. Recensione: innanzitutto fatemi fare questa battuta che me la tengo dentro da mesi: questo film nasce dalla Penna di Joe (andatevi a vedere il nome del regista e poi potete giustamente scagliarmi le pietre). Mi sono avvicinato a questo film solo per Anna Kendrick, ma pur essendoci lei nel cast ho avuto un certo timore nel volerlo vedere. Ho pensato: “L’ennesimo film sullo spazio e sul terraformare Marte”. Pur essendo un mega fan del genere fantascientifico/spaziale finisco per andarci cauto dopo che è diventato una specie di tormentone hollywoodiano e quindi la quantità supera la qualità. Soprattutto se nel mucchio ti capita di trovare film di merda come “The Martian”. Poi è ovvio che passa la voglia o perlomeno ci si sta attenti. Questo invece mi è piaciuto. È un un’analisi obiettiva delle varie conseguenze che la ciurma spaziale rischia di incontrare avendo un clandestino a bordo, arrivando quindi al solito dilemma etico dello sbarazzarsene prima che tutti quelli a bordo o che la missione stessa finiscano per sopperire. Sacrificare il male minore, come si suol dire. Ed ecco che interviene il dottore di bordo, nonché la tenerissima Anna Kendrick. Il film va dolcemente a oscillare tra dramma e speranza. A mio avviso non è per niente male. Consigliato a: direi chiunque, anche perché c’è dentro Anna Kendrick (se non si era capito). Magari in particolare ai fan del sci-fi (sai-fai).
THE MITCHELLS VS THE MACHINES (2021) Titolo italiano: I MITCHELL CONTRO LE MACCHINE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LA MALEDIZIONE DI ALEXA NELLE NOTTI DI LUNA PIENA Paese: America Trama: non ho capito perché, ma devo specificare che si tratta di un film d’animazione così che molte persone dalla mente chiusa (che ahimè conosco) non lo vedranno mai. Vabbè… La trama è semplice: c’è questa famiglia, i Mitchell, che va contro le macchine. Recensione: l’ho trovato piuttosto piacevole da vedere e non si risparmiano le risate. Non raggiungerà mai capolavori come “Inside Out” o “Up” (che secondo me sono la quintessenza dei film d’animazione), ma simpaticamente si somma a tutti quei bei film in computer grafica che vale la pena guardare. Il motivo per cui va visto è sicuramente il carlino Monchi. Non ho mai riso così tanto per via di un… cane? Maiale? Cane? Maiale? Cane? Maiale? Cane? Pagnotta? (citazione). Consigliato a: ragazzi, giovani, adulti e carlini. Sconsigliato ai robot.
NIGHT IN PARADISE (2020) Titolo italiano: NIGHT IN PARADISE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: C’ERA UNA VOLTA IN COREA DEL SUD Paese: Corea del Sud Trama: un ragazzo mafioso rifiuta l’offerta del boss del clan rivale di passare dalla sua parte, gli uccidono la sorella e la nipotina e il risultato che ne consegue è ovvio. Dopo che questo si vendica uccidendo il boss (ma tò!), si nasconde su un’isola nell’attesa che le acque si calmino. Qui incontra una ragazza con una malattia terminale. Recensione: premetto che non sono un gran fan dei film sulla mafia, a parte i grandi classici. Questo però ha due componenti essenziali che mi hanno spinto a farmelo piacere fino in fondo: la vendetta e il dramma. Gran bella storia, ottima fotografia (come sempre dai Coreani), bravi attori e un finale meritevole. Consigliato a: chi ama i film sulla mafia, a chi ama il dramma e le botte da orbi. Per tutti questi il film è assolutamente 추천.
WITHOUT REMORSE (2021) Titolo italiano: SENZA RIMORSO Titolo italiano classico, mancato per un pelo: NATALE IN AMERICA Paese: America Trama: il solito film sul terrorismo e lo spionaggio tra America e Russia. Recensione: onestamente non me lo ricordo più così bene. E l’ho visto pochi mesi fa. Un altro film sui complotti, basato sull’omonimo racconto di Tom Clancy. Cospirazioni, proiettili e un protagonista con le palle di titanio a cui uccidono la moglie incinta. Se vi piace il genere magari potreste anche apprezzare questo film che scommetto è stato sviluppato per aprire l’ennesimo franchise con i futuri Rainbow Six. Diciamo che a mio avviso diventerà l’antefatto alla famosa (per i videogiochi più che per i racconti) squadra antiterrorismo, sempre tratta dai libri di Tom Clancy. Come se già non ne avessimo abbastanza di serie… Consigliato a: gli appassionati di Tom Clancy (ma forse neanche, leggendo alcune critiche…). Tutti gli altri possono benissimo stargli alla larga.
THE VIRTUOSO (2021) Titolo italiano: THE VIRTUOSO Titolo italiano classico, mancato per un pelo: IL VIRTUOUS Paese: America Trama: un killer abilissimo, tanto abile da essere Virtuoso, viene ingaggiato per il suo ultimo assassinio. Recensione: Virtuoso sarà anche il protagonista, ma non il regista. Anthony Hopkins è nel cast e non aveva niente di meglio da fare, suppongo. Non mi è piaciuto in primis perché avevo capito come andava a finire a metà del film, poi perché l’immagine aveva qualcosa di sbagliato (e non sono un fotografo, non capisco un cazzo di ‘ste cose, magari mi sbaglio…). Infine perché gli attori, a parte Hopkins e Eddie Marsan che adoro, sembravano proprio mettercela tutta per far vedere che volevano andare a casa a guardarsi una serie su Disney Channel. Consigliato a: chi mi sta sul cazzo.
MORTAL KOMBAT (2021) Titolo italiano: MORTAL KOMBAT Titolo italiano classico, mancato per un pelo: MORTAAAAL KOOOMBAAAAT… FAITT!!!!! Paese: Australia e America Trama: c’è più trama in un porno amatoriale tra due mosche che in questo… coso. Recensione: il giorno che faranno un film decente tratto da un videogioco sentiremo suonare le trombe del giudizio e vedremo rompersi i sette sigilli dell’apocalisse. La cosa buffa è che si tratta del terzo lungometraggio basato sul famoso gioco di picchiaduro e sono riusciti addirittura a fare una merda peggio dei precedenti. C’è stata una mini-serie su Youtube qualche anno fa che mi è anche piaciuta, sembrava dare le basi per un qualcosa di concreto e fatto bene. Ma è andato tutto in fumo. Probabilmente la storia dell’apocalisse è vera e non volevano rischiare. Consigliato a: bambini di età inferiore ai 3 giorni.
MONSTER HUNTER (2020) Titolo italiano: MONSTER HUNTER Titolo italiano classico, mancato per un pelo: TI MOSTRO COME SI CACCIA UN MOSTRO Paese: Cina, Germania, Giappone e America Trama: altro videogioco, altro buco nell’acqua Recensione: “ho un’idea!”, disse il regista. “Se prendo un videogioco nuovo che ha riscosso parecchio successo, abuso di un paio di addetti alla computer grafica e ci metto dentro 3 attori famosi che tutti adorano sicuramente ne esce un buon film!”. Mi spiace, non hai capito un cazzo. È una legge matematica. Ripeto, non si può fare un film bello se è ispirato ad un videogioco. Nemmeno se ci piazzi Milla Jovovich, Tony Jaa e Ron Perlman. Consigliato a: chi adora sanguinare dagli occhi.
RUN, HIDE, FIGHT (2020) Titolo italiano: RUN, HIDE, FIGHT – SOTTO ASSEDIO Titolo italiano classico, mancato per un pelo: CORRERE, NASCONDERE, COMBATTERE, COSTRUIRE UNA CAPANNA, FARE PIPÌ, GIOCARE A UNO, MASTICARE UNA GOMMA… FATE QUELLO CHE VOLETE MA NON GUARDATE QUESTO ABORTO Paese: America Trama: un bambino di 2 anni (il regista) mangia per sbaglio il copione di un film stupendo del 1991 intitolato “Toy Soldier” (“Scuola di erori” nel titolo italiano) e siccome i genitori l’hanno abbandonato perché non potevano sopportare tale mostruosità, nessuno gli ha mai cambiato il pannolino per tutto questo tempo. Il risultato è un’infezione gigante in un mare di merda. Recensione: non so davvero cosa dire. Sono esterrefatto da quanto si possa cadere in basso, senza neppure ispirarsi ad un videogioco questa volta. Però vi consiglio di vedervi, o rivedervi, “Toy Soldier” (“Scuola di eroi”) che è oltre ad essere bello si tratta effettivamente di un film. L’unica cosa che ci tengo ad aggiungere è che tutti gli attori presenti, in particolare quelli giovani, sono in realtà dei manichini per il crash test. O almeno lo spero, perché ho visto recitazioni migliori osservando dei massi erratici. Consigliato a: nessuno. Seriamente. Questo coso non lo consiglierei nemmeno per torturare le persone, sarebbe troppo disumano.
PSYCHO GOREMAN (2020) Titolo italiano: PSYCHO GOREMAN Titolo italiano classico, mancato per un pelo: PISICOTICO UOMOSPLATTEROSO Paese: Canada Trama: un alieno cattivone finisce sulla Terra e stronzetta di 12 anni che si bulla del fratello maggiore riesce a controllarlo con una gemma trovata in giardino. Poi ci sono i nemici dei Power Rangers che vogliono uccidere il cattivone e si scoprono essere ancora più cattivi. Oh wow, non l’avrei proprio immaginato. Scioccante. Recensione: pur avendo del potenziale per essere un film divertente (che di gore ha ben poco, sia chiaro), al massimo lo consiglierei a quei genitori che fanno vedere gli splatter ai propri figli. Io da piccolo, per esempio, avevo visto con mia mamma “The silent of the lamb” (“Il silenzio degli innocenti”) e ogni volta che lo dico la gente fa una faccia strana e dice: “Si spiegano molte cose”. Ora, “Psycho Goreman” non è un thriller psicologico come quello con Jodie Foster, ma perlomeno il “Silenzio degli innocenti” è spettacolare. A me personalmente Pisicotico Uomosplatteroso non è piaciuto. Si tratta di un parto malriuscito tra le prime serie dei “Power Rangers” (in termini di costumi) e i film gore giapponesi (in termini di trama, recitazione ed effetti speciali). Se proprio volete far vedere a vostro figlio un film gore opterei per “Braindead” (malamente tradotto in “Splatter – Gli schizzacervelli”) o i tre film di Raimi della serie “The Evil Dead” (terribilmente tradotti in “La casa”). Quando raggiunge una certa età, gli si può far vedere anche “Tokyo Gore Police” che è uno dei pochi gore giapponesi che mi siano piaciuti. Consigliato a: i fan dei Power Rangers, visto che hanno riusato gli stessi costumi, incendiandoli prima con del kerosene. Lo stesso kerosene che si è inalato il regista all’inizio delle riprese.
WILLY’S WONDERLAND (2021) Titolo italiano: WILLY’S WONDERLAND Titolo italiano classico, mancato per un pelo: WILLY NEL PAESE DELLE MERDAVIGLIE Paese: America Trama: Nicolas Cage si trova in mezzo ad un cast di attori che sono peggio di lui, inclusi dei pupazzi assassini. Recensione: non avrei mai immaginato di vedere Nicolas Cage fare un film dove non è il peggior attore. Anzi, è l’unico in grado di recitare. Pazzesco. Il suo punto forte è sicuramente il copione, un solo foglio A4 con su scritto che deve pulire una sala giochi lasciata in disuso per anni e deve uccidere i pupazzi meccanici che la abitano. Per il resto non apre bocca per tutto il film. Devo ammettere la genialità di chi ha pensato questo script, però il film di per sé è una merda. Sembra di vedere la versione sfigata di “From Dusk till Dawn” (“Dal tramonto all’alba”, che Rodriguez e Tarantino mi perdonino se uso questo loro capolavoro come citazione al suddetto film), ma al posto dei vampiri hanno usato i personaggi di “Winnie the Pooh”. Cosa peraltro già vista in un episodio del cartone “Gravity Falls”, quindi mi spiace ma è un pollice giù per questo tentativo malriuscito. Consigliato a: chi si fuma costantemente la salvia divinorum.
PIG (2021) Titolo italiano: (non ancora uscito, ma dovrebbe rimanere) PIG Titolo italiano classico, mancato per un pelo: QUELLA MAIALA DI TU…!!! Paese: America Trama: la storia di un uomo e la ricerca del suo maiale da tartufi. Recensione: mi ero chiesto perché Nicolas Cage stesse facendo negli ultimi 2 anni così tanti film, uno dopo l’altro. Una mia amica americana mi ha fatto notare che si trova leggermente in merda per frodi fiscali e deve pagare ciò che il suo commercialista gli ha sputtanato. Quindi, da bravo, si è messo a lavorare di brutto. Devo ammettere che gli fa onore, bravo Nic! Soprattutto perché nel mucchio almeno un film buono riesce a venir fuori. “Pig” mi è proprio piaciuto. Un film la cui trama sembra una presa per il culo, in realtà nasconde concetti più profondi. La ricerca di sé stessi, i rapporti umani e le troppe cose di cui ci circondiamo perché avidi materialisti, quando in realtà dovremmo valorizzare le poche cose che veramente contano nella nostra vita. Se questo è il suo debutto cinematografico, non vedo l’ora di vedere cos’altro ha in serbo il regista Michael Sarnoski. Consigliato a: chiunque, ma in particolare a chef e cuochi/cuoche.
PALMER (2021) Titolo italiano: PALMER Titolo italiano classico, mancato per un pelo: PORGI L’ALTRA CHIAPPA Paese: America Trama: un ex galeotto torna a casa dalla nonna e scopre un nuovo inquilino, un ragazzino che preferisce le principesse al calcio. Anche se siamo nel 2021, il bullismo tra i compagni di scuola per quel suo atteggiamento non viene certo a mancare. Recensione: Justin Timberlake secondo me è un figo a 360°. Dalla musica (a parte il suo ultimo album) alla recitazione, sa sempre regalare emozioni. Non si smentisce nemmeno in questo film, dove copre il ruolo di Palmer. Un bravo ragazzo, seppur appena uscito di prigione. La storia potrà sembrare banale, una classica commedia che tratta i soliti temi sull’ignoranza e la comprensione, ma gli attori fanno guadagnare veramente tanti punti al film. Il ragazzino preso di mira per i suoi gusti poco virili, la storia di una madre tossica che si scopa il solito stronzo ubriacone, il protagonista che non potrà farsi sopraffare dalle emozioni per non rischiare di tornare nuovamente in prigione e la storia di amicizia tra lui e il ragazzino sono ben costruiti. Consigliato a: chi cerca un qualcosa di leggero da gustarsi (ogni tanto anche io mi dedico a qualcosa di diverso da violenza, dramma e fantascienza, pur rimanendo tra i miei generi preferiti).
HAPPILY (2021) Titolo italiano: HAPPILY Titolo italiano classico, mancato per un pelo: FELICEMENTE SPOSATI E PUCCIOSI Paese: America Trama: una coppia sposata da diversi anni vive un rapporto esplosivo che sembra non voler mai consumare il loro amore, tanto da farsi odiare da tutti i loro amici che li guardano con disgustosa invidia. Una piccola vacanza tutti assieme servirà a far saltare fuori tutte le cose non dette, con qualche spunto fantascientifico. Recensione: un’altra commedia decente. Un altro film leggero e simpatico, la cui unica frenesia sta nel vedere la coppia protagonista fare sesso ad ogni occasione. Ah, giusto, ci scappa anche un cadavere ad un certo punto. Ma forse si tratta tutto di uno scherzo combinato dagli amici gelosi. O forse no? La trama non mi è dispiaciuta, vista dall’occhio americano (o generalmente odierno) penso valga di più. Nel senso che una volta le coppie non divorziavano così rapidamente come succede oggi (per citare gli Outkast in Hey Ya!: “Thank God for mom and dad, for sticking two together ‘cause we don’t know how”). Consigliato a: tutti, sia che siate una coppia felicemente sposata o che litighiate tutto il giorno, che siate single o divorziati, che siate dei sesso-dipendenti o degli asessuali come il sottoscritto.
THE WOMAN IN THE WINDOW (2021) Titolo italiano: LA DONNA ALLA FINESTRA Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LA FINESTRA SUL CORTILE 2 – AGORAFOBIA PERICOLOSA Paese: America Trama: no, non è un remake del famoso film di Alfred Hitchcock come ho scherzosamente citato, seppur la trama gli si avvicini in qualche modo: una donna che soffre di agorafobia (la paura degli spazi aperti) spia il vicinato, non avendo niente di meglio da fare. Assiste ad un omicidio, lo denuncia ma nessuno le crede per via degli psicofarmaci che assume e iniziano a prenderla per una visionaria. Recensione: pensavo di vedere il classico thriller psicologico, nel quale sai già esattamente come andrà a finire a metà del film. Invece mi sono piacevolmente sbagliato nel giudizio pre-visione. Non posso star qui a raccontarvi tutto perché il film si monta con piacere, fino ad un finale preciso e che ha giustamente accontentato la mia fame di scoperta. Comunque noto che gli adattamenti ai romanzi (in questo caso l’omonimo best seller di A.J. Finn, il quale ha segnato il suo debutto da scrittore nel 2018) hanno sempre una maggior probabilità a non essere le solite ciofeche hollywoodiane. Consigliato a: chi ama i thriller e a chi possiede una qualche fobia.
WRATH OF MAN (2021) Titolo italiano: WRATH OF MAN (cosa sta succedendo in Italia? Non traduciamo più i titoli? Mi stanno per scendere due lacrimucce di gioia…) Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LO SPACCACULI Paese: Inghilterra e America Trama: remake del film francese “Le Convoyeur” di Nicolas Boukhrief, ma stavolta fatto dall’inglese Guy Ritchie. La storia ruota attorno a un neo assunto per un’azienda di portavalori. Per fare quel tipo di lavoro devi avere lo stomaco di piombo e una concentrazione massima, difatti il protagonista è Jason Statham (detto per l’appunto “lo spaccaculi”). Recensione: Guy Ritchie ritorna con il suo stile inimitabile e fantastico che solo lui sa regalare. Non è una delle sue migliori pellicole (permettetemi di chiamarle ancora così, pur essendo tutto in digitale) ma quando prendi la sua regia e ci metti dentro (per l’ennesima volta) il freddo e furioso Jason Statham, il risultato ti da la carica giusta per iniziare la giornata, senza alcun uso di integratori o pastigliette farmaceutiche. Non ho ancora visto l’originale, che andrò a breve a guardarmi, e pur essendo solitamente contro i sequel, i remake, i reboot o qualunque altra minchiata che solitamente non brilla per originalità quanto per effetti speciali, questo film merita la visione. Consigliato a: chi piacciono le produzioni targate Guy Ritchie, a chi adora vedere “lo spaccaculi” in azione e a chi apprezza le storie di vendetta.
ARMY OF THE DEAD (2021) Titolo italiano: ARMY OF THE DEAD Titolo italiano classico, mancato per un pelo: CRONACHEDELL’ARMATA DEI MORTI VIVENTI, NELLA TERRA DEI MORTI VIVENTI, CHE VA DALLA NOTTE ALL’ALBA DEI MORTI VIVENTI, PASSANDO PER IL GIORNO DEI MORTI VIVENTI USANDO IL MANUALE DI SOPRAVVIVENZA CONTRO I MORTI VIVENTI Paese: La terra dei morti viventi Trama: Zack Snyder si sveglia una mattina nel suo letto a baldacchino fatto di diamanti, si appresta verso il bagno per farsi lavare i piedi dai suoi discepoli, e in quel frangente gli viene la brillante idea di fare un film sugli zombie. Nella sua immensa umiltà inizia a fare l’ennesimo film sui morti viventi. Il problema sta nel fatto che egli confonde la definizione di umiltà con divinità. Recensione: “Sucker Punch” è stato l’unico film originale che mi è piaciuto, prodotto dall’umile e tamarro Zack Snyder. “300” e “Watchmen” pure li ho apprezzati, ma poi ti vai a leggere i fumetti originali e ti dimentichi di tutti quegli effetti speciali. In generale non ho mai parlato male di Snyder e ora lo faccio in tono ironico, solo perché sono uno che valuta maggiormente la storia, i contenuti e i riferimenti in un film, un libro o un fumetto. Il “bello da vedere” vale poco un cazzo per me . Per esempio secondo me “Avatar” è un film che si può benissimo evitare perché ha una trama talmente piatta che ho visto storie più interessanti disegnate nelle rocce rupestri della Valcamonica. Quindi cosa mi ha spinto a vedere l’ennesimo film sugli zombie? Il fatto che ci fosse Bautista nel cast. Non sono un fan del wrestling, sia chiaro. Tuttavia apprezzo moltissimo la recitazione di molti wrestler, soprattutto se messi a fare ruoli che non siano semplicemente finte scaramucce per dare un senso ad incontri acrobatici. Però “Army of the dead” è una noia mostruosa. Come del resto qualunque altro film o serie sugli zombie. E mi perdoni lo spirito di George A. Romero, che ho sempre rispettato come regista, ma secondo me sono tutti uguali: invasione, vincono (per assurdo) gli zombie, i pochi sopravvissuti arrancano per sopravvivere, muoiono i più simpatici o i più bravi, gli ultimi finiscono per morire malamente a pochi secondi dai titoli di coda, fine del film o fine della prima serie, ma in quest’ultimo caso ci mettono almeno uno che sopravvive così da poterci attaccare là altre 185 stagioni siccome la fame di soldi non ha mai fine (una perfetta analogia dell’essere umano con lo zombie, tra l’altro). Elenco i film sui cadaveri ambulanti che mi sono piaciuti: 1-“The night of the living dead” (“La notte dei morti viventi”, Romero docet); 2-“Shaun of the dead” (“L’alba dei morti dementi”, capolavoro); 3-“Zombieland” (“Zombieland”, davvero simpatico); 4-“The dead don’t die” (“I morti non muoiono”, per chi ama Jim Jarmusch); 5-“Alive” (“Alive”, ho un debole per i film della Corea del Sud). La cosa buffa è che 3 su 5 sono commedie (e in due c’è dentro Bill Murray), uno è la genesi della saga e l’altro è fatto in Corea del Sud. A conti fatti non mi piacciono i film sugli zombie. Consigliato a: chi è fissato con ‘sti non morti. Per tutti gli altri sconsiglio la visione, causa narcolessia da ripetitività.
INFINITE (2021) Titolo italiano: INFINITE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: SE TI UCCIDO, MI RITORNI IN VITA COMUNQUE Paese: America Trama: nel mondo ci sono delle persone che si ricordano le vite passate e si coalizzano in due gruppi: quelli che credono nei film della Disney e quelli che credono a Trump. Tra i due gruppi scoppia la guerra e quindi BOOM! CRASH! SPATAPUM! BANG! “Aspetta, fermo, non mi uccidere, io sono quello che da un senso alla stori…” KABOOM!! Recensione: quando prima ho detto che gli adattamenti cinematografici di romanzi sono solitamente meglio, stavo facendo di tutta l’erba un fascio. Questo è il classico caso che i medici definiscono come ‘Sindrome di Michael Bay’: se vuoi fare un film non è importante che il cast sappia recitare, non conta se rispetti la trama e soprattutto non ha senso dare un senso al senso logico di un racconto; l’importante sono le esplosioni. Più ne metti e più il film diventa spettacolare. In effetti questo film è spettacolarmente una merda. Non è solo merito del buon Mark Wahlberg, un attore che non ho mai capito come fa ad aggradarmi solo nei film più stupidi, mentre in tutti gli altri è in grado di suscitarmi un odio morboso. In questo caso, dicevo, non è l’unica cosa che mi ha dato fastidio. Diciamo l’intero cast si è impegnato. Poi, per fortuna, ci si mette anche il regista che decide di far passare una storia all’apparenza interessante attraverso un tritacarne, raccoglierla a polpettone e infine farla saltare per aria con un barile di benzina. Sinceramente mi ricordo poco un cazzo del film. L’ho visto poco fa, ma grazie al cielo l’ho dimenticato tanto in fretta che ho dovuto rivedermi almeno un paio di trailer e leggermi qualcosa prima di mettermi a scrivere. Non ero nemmeno convinto l’avessi visto dopo la ricerca su internet: “Infinite? Cos’è? Mi sa che non l’ho visto questo… Mmm, Mark Wahlberg… No, sicuro non l’ho vis… Aaaaah, ma sì! Quel film con le esplosioni che non è di Michael Bay. Ma di cosa parlava? Gente che si ricorda le vite precedenti? No, non penso di averlo visto…”. Consigliato a: chi è in grado di dimenticare le cose brutte in fretta come faccio io.
NO SUDDEN MOVE (2021) Titolo italiano: NO SUDDEN MOVE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: NESSUNA MOSSA IMPROVVISA – INTERRUTTORE D’EMERGENZA Paese: America Trama: siamo nel 1954 e ci sono Don Cheadle, Benicio del Toro e Kieran Culkin con le maschere di Zorro lavate nella candeggina che entrano in casa di David Harbour per quella che sembra una minaccia di estorsione. Il film è diretto da Steven Soderbergh (quello di Ocean’s Eleven per intenderci), scritto da Ed Solomon (quello di “Men in Black” e “Charlie’s Angel”) e pur avendo degli alti e bassi nella loro filmografia, questo film oltre a presentare un cast da far paura ha anche un ottimo svolgimento di trama, tra vari colpi di scena e motivi politico-monetari interessanti su cui ruota l’intera storia. Recensione: davvero un bel film. Vorrei aggiungere molte altre cose ma rischierei di rovinarvi le sorprese di cui è condita l’intera storia. Diciamo che non c’è bisogno di essere appassionati di un particolare genere per gustarsi questa produzione. Magari se siete fan dei thriller e delle storie piene di “plot-twist” questa storia vi coinvolgerà ulteriormente. Consigliato a: chi guarda ancora i film che non ruotano per forza attorno a storie di supereroi.
SIBERIA (2020) Titolo italiano: SIBERIA Titolo italiano classico, mancato per un pelo: VIAGGIO AL CENTRO DI SÉ STESSI, PARTENDO DA UN BAR IN SIBERIA Paese: Italia, Germania e Messico (no, nessuna Siberia) Trama: un uomo che si è ritirato in un bar della Siberia per vivere isolato dal mondo decide di fare un viaggio con cani e slitta verso una caverna per confrontarsi coi suoi ricordi e i suoi sogni. Recensione: c’è William Dafoe. Non dovrei aggiungere altro. Pochi attori potrebbero tenergli testa, ma lui per me è uno dei più bravi che c’è in giro. Soprattutto se fa film malati come questo o quel capolavoro di “The Lighthouse” (“The lighthouse”, 2019, insieme a Robert Pattinson). Indubbiamente non è per tutti, difatti ho letto le critiche e sembrano non dare il merito che gli sto dando io, a differenza di “The Lighthouse” che sembra essere stato largamente acclamato. Consigliato a: chi fa uso di LSD ed è in grado di sopportare film psicologicamente schizzati. Se non ve la sentite, vi rimando a “The Lighthouse”.
SETTLERS (2021) Titolo italiano: (non ancora uscito, ma dovrebbe rimanere)SETTLERS Titolo italiano classico, mancato per un pelo: RACCONTI DI COLONIE TERRESTRI SU MARTE (TRATTO DA UNA STORIA VERA) Paese: Inghilterra (le riprese di “Marte” sono state fatte nelle zone desertiche di Vioolsdrif, in Sud Africa) Trama: diviso in 3 capitoli, racconta la storia di una famiglia che si stabilisce in una colonia marziana. E voi che vi lamentate di essere pendolari, pensate a questi che distano da casa quasi 400 milioni di chilometri! Scherzo ovviamente, so benissimo che è sicuramente meglio farsi il viaggio Terra-Marte piuttosto che viaggiare sui trasporti italiani. Recensione: sono stato combattuto fino all’ultimo se mi fosse piaciuto o meno questo film. Inizialmente mi aveva preso, però non ero convinto fosse così bello. Più che altro è che le storie odierne devono sempre parlare di ‘sta cosa di Marte, manco fosse l’unica soluzione per la merda che abbiamo lasciato e continuiamo ininterrottamente a sfornare sul nostro bellissimo pianeta. Però non è questo il tema del film. La storia mi sembra più un’analogia dei conflitti per il territorio (tipo Palestina e Israele) che si evolve successivamente in una lotta per la sopravvivenza della specie, finendo per trattare il tema dell’esplorazione, del navigare attraverso l’ignoto pur di accontentare la voglia di sapere. Proprio per questo penso che il film sia davvero figo. Poi c’è dentro Sofia Boutella, che in un commento divertentissimo l’hanno chiamata Sofia Nutella e sto ancora ridendo come un coglione per questo gioco di parole. Consigliato a: i fan di fantascienza che non si sono stancati di vedere Marte nei film e a chi piace la Nutella.
JOLT (2021) Titolo italiano: JOLT Titolo italiano classico, mancato per un pelo: UPPERWORLD Paese: America Trama: Kate Beckinsale passa dall’essere riconosciuta come la vampira più figa alla buttafuori più aggressiva (e figa). Per via di un suo problema di rabbia esplosiva, il dottore da cui va in cura le propina una specie di maglia elettrificata che è in grado di darle delle scosse per tenerla calma. Poi incontra l’unico uomo che la sopporta, ma muore subito dopo. Si sente quindi di dover reclamare vendetta. Recensione: per quanto mi piacciano i film sulla vendetta, questo film è bello fino quasi alla fine. Poi ci mettono il finale che già sapevo, ossia quello dove ti fanno vedere che continuerà con un’ennesima saga sul filone di lei controllata dai soliti poteri forti per uccidere la gente scomoda, eccetera, eccetera. Io dico (*bestemmia), ma è mai possibile fare un film senza per forza passare per il franchise o la serie? Non siete in grado di fare una (*bestemmia) di storia che abbia un inizio e una fine? (*Bestemmia), (*bestemmia) e (*bestemmia), ma perché non è possibile che (*bestemmia) si possa riuscire a raccontare una cazzo di (*bestemmia) di storia senza dover per forza farcirla di soldi e quindi di continuazioni della stessa pappotta ripetuta in eterno, (*bestemmia gridata ad alta voce con lo sguardo rivolto al cielo)? Consigliato a: chi piacciono i (*bestemmia) di franchise di merda.
CENSOR (2021) Titolo italiano: CENSOR Titolo italiano classico, mancato per un pelo: MISS VAFFAN…[BIP]! Paese: Inghilterra Trama: il personaggio principale di questo film fa di mestiere una delle peggiori atrocità che l’essere umano abbia mai sperimentato: mettere la censura nei film horror. La storia è ambientata qualche secolo fa, quando ancora esistevano i VHS, ossia i nonni dello streaming (per i più giovani che non conoscono questa terminologia preistorica). Ad ogni modo il film è un horror e quindi ci sono morti, sangue e pazzia. Recensione: pur essendo contro la censura, avrei dovuto fermare me stesso nel guardare tale pellicola. Sarò breve, anche perché ho scritto un libro con ‘ste recensioni: non vi posso sputtanare / spoilerare il finale solo perché odio gli sputtanamenti / spoiler, ma questo è il classico esempio del genere di film che non mi piace. Non perché è horror, sia chiaro, ma per il finale che… uff… l’ho già visto migliaia di volte un finale così. È scontato. La storia di per sé non è nemmeno fatta male, bravi attori e belle riprese. Ma mi cascano sul finale. Poi, questo è un mio parere. Magari a molti piacerà, sicché… Consigliato a: chi non ha cultura sui film e vuole vedere un horror di medio livello, oppure chi ha già visto film come (occhio cherischiate di capire il mio evitato sputtanamento / spoiler, quindinon leggete i seguenti titoli,che scriverò al contrario per evitare brutte sorprese)… …wodniW tecreS, srehtO ehT, bulC thgiF.
I CARE A LOT (2020) Titolo italiano: I CARE A LOT Titolo italiano classico, mancato per un pelo: SE TI MANTENGO, MI APPARTIENI. PROMETTO, PROMETTO… Paese: America (perché nel Wikipedia italiano c’è scritto Regno Unito?) Trama: “Vi giuro anziani l’ospizio eterno, che non sarà il solito inferno; adesso ho in testa questa canzonaccia, che rimbomba nella mia testaccia…” Ho voluto fare del sarcasmo, adesso ne pago le conseguenze. Sempre per i più giovani che non avranno capito la citazione: beati voi. Veniamo al film. C’è una che fa soldi mettendo gli anziani nelle case di riposo (guardate il film per capire come), finisce a scontrarsi con dei mafiosi e parte una lotta a chi è più bravo a inculare il prossimo, ognuno coi propri metodi. Recensione: un film che mi è piaciuto! Non voglio aggiungere altro che ormai sono stanco di scrivere (ma va?). E poi non vengono recensioni interessanti se non sono cariche di battutine e critiche puramente malvagie. Non per altro la prima regola del critico è quella di non farsi piacere niente. Consigliato a: gli anziani, i mafiosi e le truffatrici. A tutti in generale, ad esclusione dei critici.
Avrei altri titoli, tipo “Luca”, “The girl who got away”, “The protege”, “Reminiscence”, “The education of Fredrick Fitzell”, “Kate”… ma sarà per il prossimo anno, così preparo un altro breve post come questo che nessuno leggerà perché vi sarete fermati a metà del titolo, anche quello malvagiamente infinito. Come le vostre serie del cazzo.
L’umanità, per la quasi unanimità, riconosce sé stessa come la specie di cui facciamo parte. Dico quasi perché mi piace far entrare in questo genere anche quelli che si pensano vampiri, che credono all’invasione degli ultracorpi, che sono convinti di essere delle lucertole, che sono matematicamente sicuri di essere dei robot, o quello che volete.
Amo il fatto che la nostra specie è all’apice dell’ipocrisia: abbiamo coniato il termine “disumano” per descrivere atteggiamenti che solo noi umani abbiamo creato, come la tortura, la corruzione e i film sui supereroi.
Gli umani, a differenza di altre specie animali, si differenzia per il fatto che siamo avidi… … di sapere. La programmazione e la conoscenza ci rendono schiavi di noi stessi. Da dove veniamo e dove andremo sono le grandi incognite, le cui risposte più banali non ci sono mai bastate: arriviamo dalla vagina di nostra madre, ce ne andremo in cenere tramite processo crematorio o lentamente per decomposizione. E mi scuso per tutti quelli nati in provetta o le cui spoglie sono conservate in qualche teca, ma solitamente è così che funziona.
Il porsi le domande sull’esistenza è un tema filosofico, quindi se non fosse stato per i greci a questo punto non saremmo stati l’unica specie sulla Terra a commettere il suicidio per il troppo rimuginare. Al massimo ci saremmo lanciati dalle scogliere per il troppo caldo. Hanno comunque ragione i lemming: il modo migliore per combattere la depressione è scendere di quota.
Viviamo in un grande teatro, dove i pochi che hanno capito esattamente come va il mondo non fanno parte del pubblico, non sono gli attori e neppure la maschera o il venditore di noccioline. Quelli che hanno capito tutto sono quelli che non hanno mai comprato il biglietto, perché fuori da quel teatro c’è molto di più di quanto vogliamo vedere. Poi io sono il primo che sta nel pubblico e si gode i suoi pop-corn. Mi piace conformarmi, essere plagiato dalla comunità e vivere secondo quelle regole, anche se il mio posto in piccionaia non mi fa seguire così bene lo show e quelli da parte a me non fanno altro che fornicare, facendomi perdere buona parte della storia.
L’umanità non fa altro che inseguire un sogno e blablabla… le solite cazzate che mettono in qualunque racconto per renderlo più “umano”. Umanizzare un qualcosa significa dargli una profondità emotiva da renderlo simile a noi stessi. Siamo quindi gli unici a provare sentimenti? Eppure è capitato molto spesso che delle piante mi avessero regalato dei fiori, quindi anche loro provano un qualcosa per me? Ho forse male interpretato il gesto e stavano cercando di comprarmi perché gli dessi dell’acqua? Fatico a capire il mio rapporto con le piante, figurarsi con quello della mia stessa specie, solitamente più subdoli e spietati. Dovrei imparare ad umanizzare gli umani prima di tutto.
E io sono il cane da guardia. Non solo perché non voglio far parte del gregge, quanto per evitare le solite battute infantili, tipo: “Se Gesù è il mio pastore allora io sono la sua pecorella”. Ho 32 anni, mica 10. Sono troppo vecchio per essere messo a pecora da parte di un predicatore del Vangelo.
Egli mi istruisce su come vivere una vita serena e felice, tra insulti, scherni, sputi e frustate. In pratica è come rivivere la pubertà. Una bella croce da sopportare.
Fare di Gesù il proprio modello di vita è come voler fare lo scrittore di fantascienza, senza aver mai pubblicato un libro. È come fare della stand-up comedy, senza sapere cosa sia il sarcasmo. È come fare il politico.
“Voglio vivere secondo gli insegnamenti del Signore”. Facile, bisogna innanzitutto smettere di distinguere fantasia da realtà, convincersi che qualunque cosa partorita dalla nostra mente sia la verità assoluta. Poi bisogna predicare alle folle il nostro pensiero, le quali solitamente abboccano ad ogni stronzata, specialmente adesso che siamo sommersi da giornalisti che dovrebbero fare gli sceneggiatori di X-Files. Una volta c’era solo un giornale dedicato alle cazzate “scientifiche”, Focus. Ora l’unica fonte affidabile di notizie sembrano essere le serie sui supereroi.
ANSA – Giù le mani da Giuda. Indiscrezioni sul suicidio del giovane Iscariota: fonti confermano possa trattarsi di omicidio. Il PM chiede una nuova perizia sulla causa della morte. Le dichiarazioni rese pubbliche in questi giorni dal giornale scandalistico “Focus” hanno accresciuto i sospetti sull’iniziale ipotesi del suicidio. Le nuove indagini sembrano ricondurre ad un giro di tangenti avvenuto poco prima dell’incarcerazione del suo amico, il Nazareno… [continua a leggere e scopri come guadagnare 30 denari in un solo giorno senza lavorare]
La Regina Elisabetta, Keith Richards e Iggy Pop hanno fede in Gesù, perché chi crede in egli vivrà per sempre.
Il Papa ha detto: “Senza Gesù nella nostra vita è come cercare di telefonare senza avere campo”. Passiamo il fatto che lo hanno sempre dipinto come se fosse una specie di coperto del ristorante, fatto di pane, vino e servizio al tavolo, ma mi è nuovo il fatto che fosse anche un satellite orbitante intorno alla Terra.
Visti i tempi di Covid, vorrei ricordare a tutti di sanificare le feste. Giustamente Ponzio Pilato si lavò le mani per lo stesso motivo.
Gesù è il Signore. Le donne sono delle signore. Un uomo distinto è un signore. È da questo che si evince che egli è uno e trino, giusto? Indipendentemente dall’articolo che gli si metta davanti, il risultato non cambia: IL Gesù = LE Gesù = UN Gesù.
Gesù era una persona buona come il pane.
Durante l’ultima cena Gesù prese il pane, lo spezzò e gridò a gran voce: “AAAAAAAH!”
L’orrenda freddura: “Gesù, Gegiù” ha provocato nei secoli un sostanziale aumento degli atei.
Gesù è amore. Un motivo in più per rimanere single.
Dio disse luce, e diodo fu.
“Senta, signor Gesù, come suo medico le devo consigliare di smetterla con tutto quell’alcol o nel suo sistema sanguineo troveremo solo vino rosso.” “Tutto chiaro, dottò. Il mio sangue è vino, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati…” “No, mi sa che mi ha frainteso. Non avrà mica bevuto prima di venire qua?” “Ero ad un matrimonio, ma servivano solo acqua, ci crede?” “Beh, diciamo che è stato un bene per la sua salute.” “Aspe’, non ho finito il racconto…”
“C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. Detta da Gesù, che era maschio, viene facile. L’avesse detta la Maddalena e giù una pioggia di pietre sull’adultera.
Chi è senza peccato, scagli il primo commento sui social.
L’islam nasce dal Corano. Scientology nasce dal Dianetics. L’ebraismo nasce dalla Torah, che poi sarebbe la prima versione della Bibbia. Il cristianesimo nasce dalla seconda edizione della Bibbia. I mormoni nascono dalla terza edizione della Bibbia, scritta da Joseph Smith. Il comune denominatore delle religioni sono le case editoriali. Che sia di fantasia o una biografia mal interpretata, se state scrivendo un libro sappiate che tra qualche secolo c’è il rischio che nascano nuovi culti religiosi per colpa vostra.
Dio ha un piano per tutti. Deve essere un palazzo altissimo.
“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. Nella biblica fattoria, ia ia oh, quante bestie ha Isaia, ia ia oh… E ci si domanda ancora da dove nascano le bestemmie. Dalle mie battute di merda.
In verità, in verità vi dico che bastava dire solo una volta “in verità”.
Gesù ha detto che chiunque commette peccato è schiavo dello stesso. Ha poi aggiunto che chi si fuma la manna, passa subito all’eroina.
MiracleBusters:
La moltiplicazione dei pani e dei pesci I pesci erano 2 tonni rossi del peso di 250kg l’uno. Le 5 pagnotte erano del diametro di 3 metri l’una. La moltiplicazione è avvenuta coi coltelli. E nessuno che si complimentò con i pescatori e i fornai.
Camminare sull’acqua Avete presente quella cosa chiamata guado?
Trasformare l’acqua in vino Non era vino, è sempre rimasta acqua. Solo che se ci sciogli dentro dell’ecstasy fa lo stesso effetto. E alla fine nessuno degli invitati si ricordava più dove avesse parcheggiato il cavallo.
Rendere la vista a un cieco Basta togliergli internet. Sì, in effetti all’epoca non esisteva internet. Allora mi sa che Gesù gli ha bruciato tutte le copie de “Le Ore” che nascondeva sotto il materasso.
Far camminare un paraplegico Il classico caso del dipendente pubblico. Gesù lo ha semplicemente spinto giù dalla seggiola dell’ufficio.
Guarire i lebbrosi Sinceramente speravo che Renzo morisse di lebbra. E invece è riuscito a uscirne indenne da Milano. Se scopro che è stato Gesù a far completare i Promessi Sposi è la volta che gli scrivo un commento brutto sulla sua pagina di Facebook. Ad ogni modo il miracolo si chiama anticorpi.
I coltelli super affilati di Miracle Blade Miracolo confermato.
Le varie resurrezioni Avete presente da dove arrivi il termine “beccamorto”? I becchini dell’epoca medievale per constatare l’effettivo decesso di una persona ne mordevano una parte del corpo, solitamente il piede se non ricordo male. Questo avveniva 400 anni dopo la venuta di Cristo. È facile immaginare che in quel periodo non avessero tutte queste grandi conoscenze mediche… “Marta! Marta! Nostro fratello non si è alzato stamattina! Sarà mica morto?” “Può essere, Maria. Prova a chiederglielo. Se non ti risponde lo seppelliamo.” Gesù non stava scherzando quando ha detto che stava solo dormendo.
Chi fa la spia non è figlio di Maria, è figlio dei servizi segreti.
Fonti non accreditate dichiarano che Gesù fosse fonte di vita (senza fonte).
La festa più importante per i cristiani è qualunque festività perché non si va al lavoro.
C’è un problema serio e crescente negli ultimi anni. Ci sono sempre meno monaci che prendono il voto. Non sto scherzando (adesso). Tra un po’ non ci saranno più birre buone, solo Heineken e Beck’s (di merda). Un invito aperto anche ai non credenti: abbiamo bisogno di monaci. Vi prego, non fate morire le birre trappiste o è la volta che perdo definitivamente la speranza nell’umanità. Scherzo, l’ho già persa da anni. Però almeno lasciatemi le birre buone, cazzo.
Certo che avevano dei nomi bizzarri quelli nella Bibbia. Pensare che si chiamavano Maria, Giuseppe, Luca, Marco, Pietro, ecc. ed erano tutti del Medio Oriente fa un po’ strano, no?
“Beati i poveri perché per essi vi è il Regno dei Cieli”. Bello sforzo, è fatto di nuvole, poco ossigeno e una forte irradiazione solare. Forse adesso con il Bonus 110% riusciranno a dargli una sistemata, che così non si può proprio vivere, dai.
Come si fa a genuflettersi davanti a Dio? Se è onnipresente c’è il rischio che ci si genufletta sopra di lui. Occhio dunque a dove appoggiate le ginocchia.
Molteplici gli inquinanti in fiumi e laghi lombardi, ma la stampa sa parlare solo di glifosate Solventi, idrocarburi, ftalati, fluoruri, metalli pesanti e persino farmaci a uso umano nelle acque superficiali lombarde, ma i media generalisti sanno parlare solo di “pesticidi” e, soprattutto, dell’erbicida glifosate Non c’è verso: escono dei dati ufficiali, prodotti da agenzie […]
Cercherò di essere il più breve possibile perché l’attenzione media è calata dai 2 minuti a 0,3 secondi. Tutto per (de)merito del pubblico sempre più avido di serie televisive. Siamo passati da film di 6 ore a serie televisive che durano meno di un film, ma che sono divise in 10 episodi da 2 minuti l’uno per riuscire a soddisfare chiunque abbia un deficit di attenzione. Cioè qualunque persona al mondo. Di seguito vi propongo la mia solita LISTA. Inchiniamoci dinnanzi alla LISTA. Ode alla LISTA:
FATALE (2020) Titolo italiano: ATTRAZIONE FATALE Titolo italiano classico, mancato per un pelo: VACANZE DI FATALE 2020 Trama: un tizio ricco fa le corna alla moglie, poi ci sono dei morti di mezzo, buchi di trama e totale assenza di logica per quello che dovrebbe essere un film poliziesco. Recensione: un film che fa cagare sotto ogni punto di vista. La visione può esserne fatale.
SYNCHRONIC (2019) Titolo italiano: UNA STRANA SOSTANZA Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LA DROGA FA MALE Trama: due paramedici si trovano di fronte a strani casi di morte e violenze che sembrano ricollegarsi a una pillolina il cui nome è il titolo originale del film. Recensione: inizia anche bene, si sviluppa non così bene ma per fortuna finisce di merda. Ci sono più cazzate e incongruenze in questo film che nelle vicende del post-sconfitta di Trump.
TENET (2020) Titolo italiano: TENET Titolo italiano classico, mancato per un pelo: UN VIAGGIO A RITROSO CON PIPPO Trama: Pippo è in grado di far rientrare il proiettile sparato nel caricatore della pistola e farti venire un mal di testa a partire da metà film in avanti. Recensione: siccome sono un gran fan dei film di Nolan, so di essere molto di parte e vado contro corrente. A me è piaciuto, seppur non abbia la profondità di trama che avevano certi suoi capolavori precedenti. Mantiene comunque il suo stile unico ed inimitabile, ossia che perdi l’udito se lo vedi al cinema (l’ultimo film che ho visto prima che chiudessero tutto) e il cervello fa fatica a seguire certe scene. Ho adorato l’idea del riavvolgere il tempo, proprio come si faceva con le vecchie VHS.
BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM (2020) Titolo italiano: BORAT 2 Titolo italiano classico, mancato per un pelo: IL RITORNO DI BORAT – QUELLO CHE HA DATO L’IDEA PER IL COSTUME DA ADDIO AL CELIBATO PIU’ ABUSATO DI SEMPRE Trama: Sacha Baron Cohen ritorna a fare quello gli riesce meglio e non sbaglia il colpo neanche questa volta. Recensione: siccome sono un mega fan di Sacha Baron Cohen, questo film è geniale e va visto. Ah, giusto, poi c’è dentro un’attrice che è una figa (sennò non lo guardate).
SOUL (2020) Titolo italiano: SOUL Titolo italiano classico, mancato per un pelo: ANCHE LE ANIME SEMBRANO FAGIOLI Trama: un pianista muore. Recensione: non siamo ai livelli di Inside Out, ma anche quest’opera gli è venuta piuttosto bene. Seppur sia l’unico al mondo a cui non sia piaciuto Coco, la Pixar ha sempre avuto un ottimo team esecutivo e i loro film vale la pena vederli. Magari mentre vi gustate una pixar con la coco. Ah, fatto interessante: le musiche sono composte da Trent Reznor (Nine Inch Nails). Quello che cantava “I wanna fuck you like an animal”.
Fra tutte le puttanate o cose serie che passo per puttanate con cui ho riempito le pagine del mio blog, questa è la rubrica che tutti si ricordano. Difatti me l’ha ricordata un mio amico olandese un po’ di sere fa, mentre eravamo a berci una birretta assieme.
Mettere in mostra il lato stupido, perverso e nascosto delle persone è sempre stato uno spettacolo per il pubblico cresciuto con Mediaset, passato a RealTime e finito su TikTok. E quale miglior soluzione se non riportare cosa scrive la gente su Gugol?
Per maggiori dettagli su come funziona questa rubrica:
Il sito WordPress su cui mi appoggio per il blog è in grado di mostrarmi alcuni dei termini di ricerca utilizzati da coloro che poi malauguratamente finiscono a cliccare un mio post. Siccome io me ne sono sempre battuto il cazzo dei “tag” da utilizzare e siccome ho messo sempre cose poco inerenti agli articoli, il risultato ottenuto è un misto di disgusto e risate. Chi semina vento (di culo), raccoglie una tempesta (di merda). La rubrica è divisa in 4 sezioni, dal più perverso al più geniale: feticisti, sporcaccioni, bionde e geni. Ovviamente ho fatto una bella scremata di tutti i termini di ricerca perché molti ripetevano sempre le stesse cose, tipo infilare cose/animali/città negli organi riproduttivi femminili, infilare cose nel didietro, sesso con anziani, sesso con persone in sovrappeso, sesso nel didietro, l’utilizzo del didietro in maniere impensabili, didietro di qua e didietro di là (sembrerebbe che negli ultimi due anni sono aumentate le persone fissate col didietro). Sotto ogni riferimento riportato alla lettera, il cui più delle volte è scritto in lingua babilonese, c’è il mio commentino.
ATTENZIONE: questa rubrica contiene linguaggio scurrile ma non è colpa mia, mi scrivono così. Non adatta ai bambini inferiori di 4 anni perché non sanno leggere. Inoltre contiene un alto livello di sarcasmo che alle volte viene confuso per insulti da parte di sessisti, razzisti, populisti, complottisti, granolisti, friggitoristi, fermentatoristi, hotel4stellisti, girodifrancisti, cipollisti, aglisti, consumisti, costumisti, partitinaabiliardisti e permalosi. Pur essendo un grande sostenitore della teoria del caos, ogni riferimento a fatti, cose o persone è puramente voluto.
i FETICISTI:
porno kiss dog leccate cane Iniziamo coi soliti cinofili. Anche a me piacciono i cani, ma fino a un certo punto.
chuparolaanimal Suppongo sia una pratica spagnola dove si succhia l’animale. Vi lascio libera interpretazione a quello che mi sta passando nella testa.
xvideos.com la fava a fungo del cavallo Mi pare più foodporn questo: “Oggi vi preparerò il cavallo al forno con fave e funghi…”
xvideos.com il cane incastrato nel culo search Mi ricorda quei video divertenti degli animali che fanno cose buffe, tipo il gatto che s’incastra la testa in una scatola e non riesce a togliersela, camminando indietro spaventato. Qui immagino che il cane sia ancora più terrorizzato perché oltre che dal buio è circondato da odori estremi, soprattutto per un animale con l’olfatto veramente sviluppato. Poveretto.
vacca troia Anche tra i bovini ci sono quelle mucche che praticano il lavoro più antico del mondo.
porno con animali io in Tu sarai anche in, ma io mi chiamo out.
video porno gratis di zoofilia senza censura donne inculate da cani cavalli su culo caldo La perla di questa ricerca non sta nella perversione, neppure nella sintassi alla cazzo di cane cavallo. La cosa che mi ha colpito è stato il finale, quel “su culo caldo” ha un non so che di poetico.
mi fai vedere una scena di sesso forte dove uomo e donna defecano ed urinano addosso No.
vidio zoofilia mariti aiutano le mglie a mettere isetti in fica Ok, può trattarsi di pornografia cinese, viste sia la grammatica che l’idea di utilizzare gli insetti in maniera erotica. Tipo noi occidentali siamo più per panna e fragole, loro che mangiano insetti può essere che lo mettano sullo stesso piano durante i preliminari.
banane sbucciate tutta in figa Un po’ come quelli che mettendosi un pezzo di carta in bocca fanno un origami con la lingua, questa sbuccia banane con la vagina.
E se le mangia.
spiano animali che si accoppiano e si masturbano eccitate Porcelline al quadrato.
racconti mentre ero in cucina a pulire i piatti il mio cane che o ha casa mi ha leccato la figa da dietro Questa l’ho tenuta solo perché quell’H slittata dal verbo avere “o” alla preposizione di luogo “ha” mi fa impazzire. Il grammar-nazi che è in me viene colpito più da queste piccolezze più che dal motivo della ricerca.
i video di ragaze che non riescono a smetere di partorire in italiano Nel mio immaginario vedo questa ragaza che continua a sparare fuori bambini, lasciando dottori e idraulici allibiti perché non riescono a chiudere la vulvola per fermare la perdita.
fucile nel culo Non capisco se si tratti di una scena di un film d’azione o del genere più cliccato su internet.
esplosioni di merda in faccia xnxx Penso ancora ad un film d’azione per via delle esplosioni.
video porno donna fa cacca ovunque Tranne al cesso perché le fa senso.
immagini di persone che fanno la cacca Forse il fatto che il Covid ci tenga distanziati l’un l’altro porta degli enormi vantaggi con certi personaggi.
porno vecchie cagone Non serve aggiungere altro.
xnxxx.com cazzi orrendi In che senso orrendi? Dal mio punto di vista da uomo etero non ho mai giudicato una vagina brutta o bella. Son tutte belle. Ora sto iniziando ad avere dubbi sulla bellezza del mio pene. Dovrei truccarlo? Portarlo dal parrucchiere o comprargli degli occhiali da sole per esaltare la sua bellezza?
porno trans che sborrano di continuo Questa è come quella della ragaza che non riesce a smetere di partorire. Questi sono trans che non riescono a smettere di venire. Prosciugati dell’estasi.
si infila il cuneo nella figa Va che Cuneo è grossa. Fa oltre 50 mila abitanti, mica da ridere. Tra parentesi mi ricorda una cover bellissima della famosa “Empire State of Mind” di Jay-Z e Alicia Keys, cantata da Bisio e la Cortellesi e scritta da Rocco Tanica degli Elio E Le Storie Tese, intitolata “Cuneo”. Vi consiglio l’ascolto:
ht tps:/ /ww w.annunci69.it/racconti-erotici/bdsm/il-pensionato-secondo-capitolo_102159.html Ho tolto il collegamento ipertestuale in qualche modo, ma questo è quello che è stato digitato sui motori di ricerca. Vi giuro. Non mi invento queste cazzate e men che meno mi piace navigare su certi siti. Seppur colto da curiosità sono andato a vedermi la pagina lo stesso. Per il piacere della scoperta, eh! Mica per altro. Dopo aver letto due errori ortografici e soprattutto per la frase: “[…] con il ricordo di lui e del suo amico distesi nudi sul letto col cazzo in tiro” mi sono subito fermato, anche perché la cosa interessante non è tanto il racconto, quanto la descrizione dello scrittore che riporto qui sotto: “Sono un marito con il desiderio di coinvolgere un ragazzo nei nstri giochi”. Classico sdoppiamento di personalità, parte dall’essere un marito ma passa subito al plurale con quei nstri. “Non siamo abitudinari e non ne cerchiamo”. Cercano di non essere abitudinari o non ne cercano di ragazzi abitudinari per i lro giochi? “Non siamo giovanissimi e non bellissimi”, ottime prospettive, “ma sinceri discreti ciao”. Sulla sincerità non lo metto in dubbio, ma il considerarsi discreti e pubblicare un annuncio su internet sono due cose che non vanno proprio di pari passo.
Però tutto “questo prima…”.
Un applauso a marchese77, l’uomo che è una coppia. E vive nel Lazio.
gli SPORCACCIONI:
la fica thay Non sono un esperto di Dungeons & Dragons, ma cercando in internet scopro che Thay era una misteriosa e potente nazione governata da maghi, situata ad est di Faerûn. Da ciò deduciamo che la fica da quelle parti possedeva poteri al di là delle classiche fiche, che già di per sé riescono col minimo sforzo a spostare un carro di buoi. Le fiche Thay erano in grado di far sparire interi insediamenti di elfi, far apparire troll ed evocare demoni. Una fica davvero spaventosa e probabilmente citata in una puntata di Super Quark.
yuporno gay vestito da somarello Montare a cavallo, quando non puoi permetterti uno stallone.
a loro non piace cum Se cum venisse preso dal latino significherebbe “con”. Ma vi sfido a cercare su internet “latino cum” e vi usciranno tutt’altro tipo di ricerche.
vi parlo della mia figa video Lezioni di anatomia femminile.
cosa riesce a infilare una bella ragazza nella figa Durante il corso di anatomia femminile qualcuno osa fare delle domande più specifiche.
video ragazza si infila una statuaett di un nano nero nel culo E qualcun altro decide di parlare di giardinaggio.
bacco perbacco porno Se si riferisce alla canzone di Zucchero non sono per niente curioso di vederlo nella sua intimità. Per quanto lo apprezzi come musicista, non mi sentirei a mio agio nel vederlo (s)vestire i panni di un attore porno.
donne nude culone pene vagina tette annusa mani cani Ginocchio, anca, trampolino, carote, sentire, seggiolino, gatti, quadri, yoga.
alle ragazze piace prenderlo mollo e farlo crescere dentro di loro Questa è la prima volta che la sento.
about:inprivate racconti di un uomo divetato schiavo di una padrona grassa Maiala padrona di cane.
cappello esagerate nel buco del c*** porno xnnx Pornografia di berretti di larghe dimensioni, infilati in buchi non meglio precisati.
porno totally spies clover e suo cugino Una delle protagoniste di “Totally Spies”, una serie animata per ragazzi e bambini, è stata distrutta della sua innocenza per colpa del cugino di Clover, una delle protagoniste del cartone. Lui ora si trova sotto processo per l’accusa di molestie sessuali. Segue la sua foto.
qual è la prima nazione che alle donne piace prenderlo nel culo Innanzitutto sono sconvolto dalla grammatica corretta usata in questa frase. Niente apostrofo tra “qual” ed “è”. Magari invece di “che” avrei usato un “in cui”, ma va bene così. Dunque, per soddisfare il nostro sporcaccione faccio una veloce ricerca in internet e scopiamo… scopriamo che c’è una top 5. Al primo posto c’è l’Australia, seguita in ordine da Tunisia, Giappone, Tailandia e Brasile.
non c’è niente di più virile che prenderlo nel culo Apriamo il mini paragrafo (mini mica tanto) sul prenderlo in culo. Iniziamo col più geniale tra tutti. Questa ricerca è stata sicuramente fatta da uno che i coming out se li mangia per colazione.
fa bene prenderlo nel culo? Di solito è la dose che fa il veleno.
prendilo nel culo fa bene alla prostata Ho chiesto al mio amico infermiere e mi risponde con un: “Non ne ho la più pallida idea”.
cosa si prova prenderlo nel culo uomo con uomo fa bene alla salute Ho chiesto al mio amico insegnante di lingue e mi risponde con un: “Che cazzo hai detto?”.
essere scopato nel culo fa bene o fa male alla salute Ho chiesto al mio amico metalmeccanico e mi risponde con un: “Vuoi un pugno?”.
non fa niende in filare cualcosa in culo Ho chiesto a me stesso perché continuo con ‘sta cosa e mi rispondo con un: “Non sei mica tanto a posto te”.
se lo metti in culo piano seno grido Cortesia prima di tutto.
mi lasci il vuoto nel culo Tipo un vuoto nell’anima, ma meno astratto.
nel culo sempre Sì, abbiamo capito.
fino a quale dimensione si puo’ prenderlo nel culo? La quarta dimensione, quella temporale.
come creare giocattoli sessuali a forma di culo Non ne so molto di costruzione di giocattoli erotici, ma se vi interessa ho notato che il seme dell’avocado messo in terra per germogliare assume una forma stravagante. Sembrano un paio di chiappe ficcate nel terreno da cui esce una pianta. Provare per credere.
perche’ una donna ultracinquantenne piace prenderlo nel culo Perché ULTRAcinquantenne?
come lubrificare bene un culo Direi che queste domande è meglio farle a un esperto, tipo un farmacista o un commesso di un sexy shop che solitamente vendono questi tipi di prodotti.
qual’è il miglior unguente per prenderlo nel culo? Oh, finalmente si torna a scrivere l’itagliano scorreggiuto. “Qual è” con l’apostrofo, “unguente” invece di unguento. Oltre al fatto che queste ricerche mirate li portano a cliccare un link del mio blog, dove queste cose non solo non le approfondisco, ma bensì le ironizzo. Bravi, continuate così.
mio nonno mi fa il culo Se fosse un nonno falegname potrebbe fartelo in legno, una bella scultura chiappale in acero o faggio. Se il nonno è un agricoltore, significa che ti fa il culo in senso metaforico, spronandoti a lavorare duramente (e giustamente). Ma siccome la ricerca è stata fatta su internet, in cui il 99% dei casi si tratta di pornografia, tuo nonno deve essere il cugino di Clover, quella delle Totally Spies.
cio che m’intriga è la figa Pff, oramai sei fuori moda. Va solo il culo di recente.
tettona e culona spruzza aqcua dalla vaggina 18 2020 Vi rimando alla canzone “Timidamente io” di Ruggero dei Timidi.
film porno di ragazza che mentre faceva maratona veniva fermata e violentata Spoiler: alla fine viene squalificata dalla gara.
pornhub cstreaming,due ragazzi etero guardando un film porno si sono lasciati andare Nel senso che sul finale non ce l’hanno fatta a resistere e si sono addormentati. Probabilmente il più noioso porno della storia.
tette capezzolari Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana… Sono tempi duri per i capezzoli. Nonostante le calde temperature desertiche del primo film, le truppe imperiali hanno azionato i climatizzatori per creare un’appuntirsi delle due grosse galassie. Dopo essere sfuggito alla temibile flotta di Puppe Capezzolari, un gruppo di combattenti per la libertà dal reggiseno guidato da Look Thatbreast ha stabilito una base segreta sul lontano mondo di ghiaccio del pianeta Hostregheta. Il malvagio Lord Dart Agnan, ossessionato dall’idea di trovare il giovane Thatbreast, ha inviato migliaia di poppe fino ai più lontani confini delle due morbide galassie…
squirta balle Fuorviante connubio di termini di ricerca.
h ttps:/ /storiedigiovanna.wordpress.com/fatti-vedere-sorellina-v-m/ Brava Giovanna, brava.
le BIONDE:
grattini usato in slang Immagino intendesse chiedere come si traduce “grattini” in inglese. Suppongo cuddle, tickle, scratching, cose così.
+largomento da evitare In che contesto? Oggigiorno per via di questa moda del “politicamente corretto” suppongo che bisognerebbe evitare qualunque argomento, altrimenti si rischia di finire querelati su ogni fronte. Soprattutto se sei il cugino di Clover o Bill Cosby.
sexy swim suites 2017
Forse intendeva riferirsi ad una sexy swimsuit (il costume da bagno). Ma sono relativamente sicuro che intendesse una sexy suite d’albergo con piscina, molto più plausibile e in linea con ciò che è scritto.
donna video – no . nooo …mifai male Io mi metto nei panni del povero Gugol che è li che tenta di capire cosa vogliono questi soggetti, cercando nella loro cronologia per fare un collegamento a quello che vogliono ottenere. Finendo per piangere disperato con la testa tra le mani, seduto in un angolino buoi della sua stanza, singhiozzando frasi sconnesse in delirio mentale.
le donno no ci fanno crescere la muffa nella fica Le donno assolutamente no! Una vera donno usa solo SmussaLaMuffa, un prodotto studiato apposta per la loro vagina, in grado di togliere fino al 98% dei residui neri da funghi! Altri prodotti di sottomarca come Questo e Quellaltro, eliminano solo la parte superficiale senza togliere a fondo le spore. Non comprate quei prodotti scadenti, affidatevi a SmussaLaMuffa! Solo da GiochiPreziosi. (Attenzione: questoprodottoèconsigliatoadunpubblicoadultoesoprattuttononèadattopergliumani,testatoscentificamentesurattiepiccioniharisultatoinuncompletodisgregamentodellemembraneinterneeadunarapidadecomposizionedellacarcassafinoallaprimaapplicazione.Pereventualiaggravamentifisici,consultareilbecchinodifiducia.)
te invece perché distratti fica In effetti mi distratte parecchio.
come si scrive o mamgi questa minestra o rimani senza cena Proprio così, anche se non fa rima.
barzelletta noce noce pesca Una noce e una pesca giocano a carte e la noce fa alla pesca: “Pesca”. Ma la pesca si arrabbia perché non era il suo turno e allora ribatte: “No-ce la fai?”. La noce, innervosita dal tono della pesca decide di smetterla di giocare a carte e gli domanda se vuole andare a pesca di lucci. La pesca non se la sente e chiama la mela per dirle: “Mela faresti una cortesia? Non ho più voglia di stare in compagnia di noce che noc’è più con la testa e dice un sacco di cazzate. Mi sto seccando del suo comportamento, potresti venire qui a darmi una mano?”. La mela le dice: “Non ti seccare che la frutta secca è proprio la noce!”. Momento di suspense. Mela e pesca sgranano gli occhi dal terrore, ma non hanno gli occhi e allora finiscono tutte mangiate da una persona gigante. Fine.
quercito chiesa x ninfomane x desso ce Errore 404: pagina non trovata.
quando fai colloqui e non vanno a buon fine Non ti assumono.
perche si mettono le placche di ferro alla schiena Per diventare antiproiettili.
xke tutte le macchine di adesso hanno la cendi sigaro ke funziona solo con la macchina inmoto Perché la cendi sigari funziona grazie a un piccolo gnomo che vive nella batteria della macchina. Quando metti inmoto la macchina, la batteria si a cende e sveglia lo gnomo che corre subito a controllare quando ti serve a cendere. Se schiacci il bottoncino, lo gnomo parte con lo sfregare le due pietre focaie, a cende il fuocherello e scalda la resistenza della cendi Ma fintanto che non metti inmoto la macchina questo non si sveglia. E non provare a gridare che tanto la batteria è insonorizzata acusticamente e lui ha un sonno profondo, difficile svegliarlo.
si scrive mè venuta fame e a te? Con l’apostrofo ma ovvio che sì, si può scrivere. Non è mica vietato.
mi è venuta una fame da urlo come si scrive??? Senza quel “come si scrive???”.
come si scrive bide Bidet.
come siscrive gugol Google.
Iaù Yahoo.
come smettere togliere l’odore di uno scoreggio Smettere di togliere l’odore delle scoregge significa tornare a farle puzzare. Quindi il mio consiglio è quello di mangiare cibo spazzatura e poi vedi che odori.
disegni apparentemente di donne nude all’inizio, poi altro Sembrano seni nudi, gambe spalancate alla “Basic Instinct”, ma in realtà si tratta di illusioni ottiche. Sono tutte rappresentazioni di natura morta e caravelle del ‘400.
ehi da caccia che esplodono Ah, sì, certo. È quando i cacciatori gridano così forte: “EHI!” che rischiano di esplodere.
comenti sulla coscienza sporca dei preti Non comentare se non vuoi essere comentato. E poi loro mica usano tutti lo SmacchiaCoscienza? Quel prodotto venduto dalla chiesa, composto da un gabbiotto in legno con le tendine e dei separé, nel quale ti ci metti dentro a raccontare tutte le tue cose sconce che hai fatto. E quando esci sei più pulito di un politico circondato da una schiera di avvocati.
uomo con chitarra buono brutto cattivo Non c’è nessun uomo con la chitarra ne “Il buono, il brutto e il cattivo”.
mi trovi la canzone l’uomo il brutto il cattivo grazie Ah, ok. Chiaro. Perché ce n’è solo una di canzone. E s’intitola proprio come il film. Comunque suppongo ti riferisca a quel pezzo epico di Ennio Morricone, “Il Triello”. Prego.
come fanno le attrici porno a prenderlo Aprendo le porte verso mondi fantastici.
scimmie bruitte video Le nasica suppongo. Tra le scimmie più bruitte e fastidioise del pianeta.
hanno rubato tutto nell’auto no mi sono seduto dietro In effetti come antifurto potrebbe funzionare, quello di sedersi dietro e aspettare che qualche ladro faccia la sua mossa. Il vero problema si incontra quando il ladro è anche armato.
ozio forato Fa acqua da tutte le parti.
murales sconci Mi ricorda un mio vecchio collega che mi raccontava della censura nelle canzoni italiane, in particolare quella di Togni, “Luna”, dove dice: “Poi sopra i muri scrivo in latino, ‘Evviva le donne, evviva il pompino’…”. Che è stata poi censurata in “Evviva il buon vino”.
brum brum quando è nata Si tratta di una transformer. Appena dopo il parto si è messa subito in moto ed è sfrecciata per le strade a tutto gas.
parola che fannoridere A me hanno sempre fattoridereparola come “sac a poche” che suona molto come “suck a punch”, gli eunuchi e non tanto per la loro mancanza fisica quanto proprio per la sonorità del loro nomignolo o anche più semplicemente lo scrittore Goldoni, pensando a quanto fosse preso in giro a scuola dai compagni per l’associazione agli anticoncezionali.
cos’e un aereo Un coso di metallo che vola e crea scie chimiche in grado di portare a teorie complottiste tra le menti più labili.
cos’è un aereoplano Ah, forse ho capito. Intendeva la famosa citazione dal fumetto di Superman:
“È un uccello? È un aereo?”
“No! È un tizio col mantello e delle mutande rosse indossate sopra la calzamaglia blu!”
“Però, che vista che della madonna che hai!”
“Undici decimi, ciccio. Qua mica si scherza.”
“Mangi tante carote? Sentivo che fanno bene alla vista.”
“Mah, guarda, a dire il vero credo si tratti di una questione genetica. Pensa che mio papà riusciva a vedere un filo d’erba strappato in un prato enorme a distanza di decine di metri.”
“Ma dai?! Pazzesco!”
“Davvero! Vabbè, cosa fai stasera? Che probabilmente vengono i Johnson a cena da noi. Ti vuoi unire?”
“No, mi spiace. Come se avessi accettato. È che oggi devo traslocare in un motel. Sai, io e mia moglie ci siamo appena separati.”
“Dannato Covid.”
“Eh già.”
fare ficca ficca Non era fiki fiki?
mi faccio cazzi d’altri Meglio farsi i cazzi propri che si campa cent’anni.
i maltesi sono conosciuti come gente falsa noi a trapani li conosciamo bene se vogliono laiuto siciliano si aggrappino al manico e se li vediamo circolare nei nostri mari o li affondiamo e niente prigioneri parola di trapanesi Ooook…
can mario abbate sings 2 loveley old songs, buon trestezza, and fenestra che lugieva. Tradotto in qualche modo in italiano verrebbe: “Può Mario Abbate cantare due vecchie e amabili canzoni, ‘Buona Tristezza’ e ‘Finestra che [incomprensibile]’?”. Comunque la risposta è: no, perché Mario Abbate è morto e non può più cantare.
lo scatbord in italia Il nuovo documentario italiano sugli scatbordisti. Colonna sonora di Scatman Bord. Papparaparupiruparupirupa.
il com puter fe un pezzo di merda una puttana Errore 404 diviso zero: pagina impossibile da creare. “È la fine del mondo come la conosciamo. E io mi sento bene.”
cosa si può fare con la figa Un sacco di cose.
cosa si puo fare col cazzo moscio Davvero poche cose.
ricerca sulla persona migliore al mondo
Molti potrebbero dire il Dalai Lama, qualcuno in Nord Corea potrebbe pensare a Kim Jong-un, nella Germania degli anni 30 molti credevano fosse un certo Hitler. Io sono convinto che non esista una sola persona migliore al mondo.
Ma bensì 4, o al massimo 5.
Non più di 7 però.
i GENI:
sofferenza intestino Vedere sopra, al capitolo “gli SPORCACCIONI”, paragrafo “prenderlo in culo”.
come va la salute amico mio Direi bene, grazie. Te?
chi le ha belle le fa ballare 12 orizzontale. 5 lettere. Finisce con “TTE”. Pensavo a marionette, ma non ci sta. Cosa potrà essere?
rompicoglioni di pubblicità invasiva al diavolo Esatto, è ora di dire basta con ‘sta pubblicità. Non se ne può più!
al diavolo la pubblicità seat rompicoglioni È ora di dire basta con ‘sta Seat Rompicoglioni. È il modello peggiore che abbiano messo sul mercato.
che paese del cazzo Quale?
merda nel cervello Finalmente una ricerca che trovo veramente attinente al mio blog.
oh! qui ci sono dei bambini che ascoltano il turpiloquio! – e allora fai reintegrare il codice rocco!! Esatto, facciamo reintegrare il Codice Rocco e mettiamo al rogo questo Tioly con i suoi turpiloqui, che se i bambini ascoltassero certe cose poi vengono a chiedermi domande imbarazzanti a cui non so rispondere e allora sono costretto a dargli del whisky e addormentarli davanti alla Peppa Pig per sviare il discorso.
grosse capre asiatiche Cerco su Wikipedia e mi salta fuori il takin, un animale appartenente alla sottocategoria dei Caprini. La cosa interessante è che cercando sul Wikipedia inglese mi esce come ricerca correlata il muskox, in italiano il bue muschiato. La cosa interessante di questo animale è che la prima cosa che mi balza all’occhio è la descrizione iniziale, diversa da quella nel Wiki italiano, nel quale si mette in risalto il motivo per cui è stato chiamato così. Il bue muschiato è caratterizzato da una spessa pelliccia e da un forte odore emesso dai maschi nella stagione degli accoppiamenti, da cui il nome. Mi sa che non comprerò più gli shampoo al muschio selvatico.
e che cazzo piove sempre Lecco, la provincia in cui sono nato e ho vissuto per anni. Chiamata anche “il pisciatoio d’Italia”. Eh, che bello.
Poi me ne andai a vivere all’estero, ad Amsterdam, dove piove sempre.
Poi a Londra.
Non c’è bisogno di aggiungere altro.
chiavare fa bene alla salute Così dicono. Di certo fa bene anche allo spirito e fa benissimo alle future generazioni, se vogliono nascere.
il piccolo libro delle grandi tette E finalmente siamo arrivati alla TOP 3, con questo genio che cerca un libricino raffigurante particolari troppo grossi per starci dentro. Eppure esiste davvero, signore e signori. Il mio prossimo acquisto!
la grappa fa bene alle arterie? Ma ovvio che sì! Signor Vinicola, se lei smettesse di bere rischierebbe un post sbornia talmente forte da portarla alla morte. La prego, continui a credere a ciò che le raccontano al baretto i suoi compagni di briscola.
la meditazine della fica E siamo alla fine, con questa ricerca che secondo me ha vinto su tutti. A questo perdono l’errore di battitura solo per premiarlo sulla fantasia. La meditazione della fica non l’ho inteso tanto come una bella ragazza che medita, quanto più ad un metodo per le donne di far meditare la loro passera. Geniale. Dovrei provare a far meditare anche il mio pene e vedere se raggiunge almeno lui la pace dei sensi. O forse dovrei aspettare ancora qualche anno per quello.
Si conclude così il lungo viaggio attraverso 2 anni di culi, tette e soprattutto animali infilati in deretani. Spero abbiate pianto e riso. Mi auguro vi siate fatti due risate e un piatto di pasta. Sono convinto che un po’ avrete sorriso, anche se la mamma ha fatto gli gnocchi. L’importante è mangiare.
Ritorna a grande richiesta (dell’intervistato) una rubrica che parla delle persone della mia città: Gente della Valle. Interviste, curiosità e grattini sotto le ascelle a chi è nato, ha vissuto o è cresciuto in questo piccolo paradiso tra lago e montagna, tra natura e inceneritore, tra giovani (pochi) e vecchi che si sparano bianchini alle 7 di mattina (il restante 98% della popolazione).
Ciao Rettilaccio (il nome sarà di poca fantasia anche perché tra amici lo si chiama davvero così, tutto questo per un discorso di privacy che non ha voluto accettare e allora può andare affanculo e lo sputtano a tutti). A distanza di 6 anni hai voluto farmi ripescare questa rubrica dal blog, farmi fare le pulizie da tutta la polvere accumulata, pensare ad un’intervista che metterà in mostra i tuoi lati peggiori e cagarti nel microonde di casa giusto per farti uno scherzo mentre sono qui da te ospite. Sei consapevole di tutto ciò? (Lui) Of course.
Perché vivi a Londra? (Lui) Pff… ehm… (interrompo bruscamente apposta) No, ok, scherzavo. Non era questa la domanda che volevo farti. In realtà volevo chiederti se nel tuo lavoro da infermiere ti è mai capitato di giocare a carte sopra pazienti sedati? (Lui) No, giocare a carte sopra pazienti sedati no. (io) Scacchi? (Lui) No, no. (io) Monopoli? (Lui) Neanche. (io) Twister? (Lui) Dipende dall’operazione. Perché se fai una laparotomia puoi giocare anche a Risico. (io) Non ti chiedo cos’è la laparotomia perché tanto lo sanno tutti. (Lui) Poi i lettori di questo blog saranno quelli più afferrati sulla laparotomia.
Visto che va di moda adesso, cosa ne pensi del Covid tu che sei nel campo? Quali sono le tue esperienze personali? Raccontami tutto nei minimi dettagli. (Lui) Minchia, ma sei sicuro? Allora, cosa… (interrompo ancora bruscamente) Ok, bene. Adesso però raccontaci di quando un paziente ti ha cagato in faccia per la prima volta. Ci sarà sicuramente stata questa situazione e suppongo che ai lettori questa cosa interessi di più. (Lui) Non mi ha cagato in faccia ma è stato molto vicino. Ero ancora in tirocinio. Ero in geriatria. Era forse una domenica pomeriggio… (io) Interessantissimo che fosse di domenica pomeriggio. (Lui) Aspetta, fa ridere questa. Allora, ero in geriatria con il mio collega Manuel e c’era questa nonnetta che stavamo preparando per la colonscopia da 4 giorni. La preparazione per la colonscopia prevede che tu innanzitutto stai a digiuno, in più perché sia tutto pulito, cosa devi fare? Caghi. Cosa fai per cagare? Ti danno questi beveroni, ma sono tipo 2 litri e mezzo di roba da bere tutti i giorni, capito? Sta signora ogni volta che andava per la colonscopia non era preparata a sufficienza per l’esame. Figa, il quarto giorno, povera, era seduta sulla sedia, ci chiama la figlia e fa: “Ragazzi, mi dispiace disturbarvi ancora una volta, ma mi sa che la mamma si è sporcata, perché ce n’è fin sotto la sedia”. Io e Manuel ci guardiamo e abbiamo detto: “Figa!”. Andiamo, c’era lei seduta da parte al letto, un’altra paziente sdraiata da parte. Anche lei, povera, messa male. Una pozza di merda, te lo giuro. Cioè, io e Manu ci guardiamo e abbiamo detto: “Vabbè, che cazzo dobbiamo fare?”, cioè… come facciamo? (io) L’avete leccata tutta! (Lui) No, vabbè, io ci ho fatto un po’ il bagno. Anzi, avevo i capelli lunghi, li ho messi dentro e ho fatto così [imitando il gesto dell’headbanging]. E ho dato lavoro un po’ a tutti, capito? Vabbè, iniziamo a pulire sta signora. Lei si alza, sta attaccata alla sponda del lettino così noi puliamo sotto. Figa, questa si alza e inizia a cagare… ma letteralmente a pisciare dal culo. Era lì che diceva: “Eeeh, ma va! L’è mai pussibel! Va che roba! Ma va ‘sti dottori! Ma va! Ooooh!”. Continuava a scacazzare ovunque. No, ti giuro. Bruttissimo. Io e Manuel siamo rimasti dentro un’ora in quella cazzo di stanza a cercare di pulirla. (io) Cazzo, congratulazioni. (Lui) Porco due. Quella è stata intensa.
È passato poco più di un anno da quando ti sei sposato e hai deciso di farlo a Varese invece che a Valle o a Londra. Perché mi hai fatto tirare su la macchina? (Lui)Perché tanto sapevo che avreste dormito tutti li. (io) Buona risposta. E perché tua moglie ha acconsentito a sposarti? Cosa ha trovato in te che altri non possono offrirle? Oltre al fatto che sei biondo intendo. (Lui) Potrebbe essere banale dire il cazzo grosso. Ma è scontato. Per tutte le mie qualità: bello, intelligente e simpatico. E poi perché sono un ottimo ballerino, come al matrimonio ho dimostrato.
Passiamo alla musica. Come me sei in grado di suonare benissimo il campanello della bici. A chi ti ispiri tra musicisti, dj o cantanti nelle tue composizioni? Citami tre nomi tra i tuoi preferiti. (Lui) Verdi, Mozart e ovviamente Answer Code Request.
Ti piace giusto un pelo la bicicletta. Come la vive tua moglie questa fissazione? (Lui) Allora, sono fortunato che anche lei ha la passione per la bici. Forse non è contenta del fatto che abbiamo 6 biciclette in 36 metri quadri di casa. (io) Quando deciderai di dedicarti alle pietre preziose come piacciono a lei? (Lui) Io sono già un esperto di pietre preziose. (io) Tornando alle bici, raccontami il volo più imbarazzante che hai fatto. (Lui) Toccando ferro, non ne ho fatti tanti. Da piccolo sì. A Londra di recente solo uno. Sotto casa. Mah, niente. Siamo arrivati sotto casa io e un mio amico, dopo una serata a bere e salendo sul marciapiede per parcheggiare la bici di solito prendevo sulla parte ribassata. C’erano dei lavori con le transenne e ho picchiato contro il basamento di quelle, puntandomi contro. La parte divertente è che non riuscivo a rialzarmi.
Se potessi scegliere una bici qualunque da barattare con la tua Bianchi, quale bici vorresti? (Lui) La mia… (interrompo di nuovo per farlo innervosire) Dai, scherzavo, non era questa la domanda che volevo farti. In realtà volevo chiederti se deciderai di farti ricrescere la barba e possibilmente farti delle trecce con essa. Lo sai quanto mi ha pianto il cuore quando l’hai tagliata. (Lui) Lo sai che però il mio obiettivo è un altro. Unire la barba con i capelli. Se passa il Covid la barba è la prima che mi faccio crescere. Però adesso non vorrei che me la faccio crescere di nuovo e poi devo ritagliarmela per il lavoro. Un altro trauma.
Veniamo al fatto che sei biondo. La vivi bene o la senti più come una condanna ai lavori forzati? Cosa ne pensi della gente che ti indica e bisbiglia sotto voce quando ti vede passare? (Lui) Vivo in Inghilterra e non vivo questa situazione da anni. MA sono stato in India e ho vissuto questa situazione. Proprio pacco.
Momento culturale: ti piacciono i fumetti e recentemente abbiamo discusso riguardo a Manara. Leggi solo novelle con donne nude per masturbarti o ti piacciono DAVVERO i suoi racconti? (Lui) Trovo interessanti le trame. Quel connubio tra fumetto, erotismo, storia. C’è un po’ di tutto. (io) L’ironia qua si va a perdere.
Domanda a caso, tipo test di Rorschach. Se ti dico “ibala” cosa pensi che sia? (Lui) Scusa potresti riformulare la domanda. (io) Sai cos’è un test di Rorschach, vero? (Lui) No. (io) E’ il test quello delle macchie strane e chiedono ai pazienti: “Cosa vedi in questo?”. (Lui) Ah giusto, faccio l’infermiere, mica lo psicologo. Non posso sapere tutto. (io) Dunque, cosa pensi che sia l’ibala? (Lui) Potrebbe essere uno strumento… [pausa] non ho ancora deciso di che tipo. Potrebbe essere nella meccanica? Non lo so. (io) L’ibala è un genere di ragni appartenente alla famiglia Gnaphosidae. Si vede che non sai un cazzo di cultura generale. Pff.
Se decidessi di andare via da Londra, quale sarebbe la tua meta preferita? (Lui) Allora…. (interrompo come al solito) Ok, ok. Non ci frega un cazzo della tua vita da sognatore. Quale paese secondo te ha la più alta concentrazione di sederi nudi? (Lui) La Germania. Sicuro.
Cosa pensi di fare quando diventerai grande? Giocare a carte e bere bianchini al bar o girare con la tua cazzo di bici in giro per il pianeta per far vedere che gambe atletiche ti ritrovi? (Lui) Beh, ovviamente bere bianchini per bar, mentre li giro in bici.
Che cibo spazzatura ti piace mangiare in giro per Londra? (Lui) Ti faccio una top 10 o una top 20? A parte gli scherzi, sono un po’ fan del cibo spazzatura. Ci sono degli ottimi kebab, ma anche pessimi. I classici McDonald’s, Burger King, Peri Peri (molto buona la chicken rice), Five Guys, Kentucky, Subway… (io) Davvero Subway? (Lui) Perché c’è la scelta, puoi mettere quello che vuoi.
Se dovessi decidere tra non guidare più la bici o guidare la bici con un cazzo di gomma installato sul sellino, quale marca di dildo sceglieresti? Se ne conosci. So che le conosci! (Lui) Eh, marca… sai che sto pensando alla marca. È che ne ho tante… cazzo, ce n’è una… americana… come si chiama? Ah, ma dei dildi! Godemiche. Sono inglesi.
Siamo all’ultima domanda. Quale animale ti piacerebbe essere? (Lui) Ovviamente un rett… (interrompo per l’ultima volta) Dai che cazzo ce ne fotte dell’animale che vorresti essere, dicci piuttosto in quale angolo buio della città vorresti venire stuprato di notte? (Lui) Forse sai, Alexandra Palace. Con un po’ di vista. (io) Abbiamo finito. Ora possiamo anche andare lì ad Alexandra Palace che si sta facendo buio di fuori. Dammi la manina mentre usciamo…
[This one goes in English because I’m super shy about sharing my feelings and mostly because everybody can read this, especially people that don’t know me. Although is dedicated to (the core group) of my super family.]
It all started this morning when I was at work and I don’t know why my thoughts began to focus on my grandmas. I couldn’t help myself and I had cried a lot. I know I shall not pick a favorite, but I can’t deny the fact that nana from father’s side was my favorite. But still, I loved and still love both of them, even now they are gone. And I remember that I sadly couldn’t come to neither of their funerals, but I remember that when my parents told me they passed away I almost immediately cried. Whenever I was, either in holiday with my friends or while I was waiting the ferry to get home from work. And just remind to those two beautiful ladies, the most beautiful ladies on Earth if I may say, tears are shedding my face again right now while I’m writing. My feelings are multiples, I feel obviously sad but I also feel grateful and happy to have seen how amazing were their living through my awesome parents. I suppose my granddads have something to do with it too, but I never met one and I don’t remember much of the other because I was too young, so I don’t have much of the connections I had with the nanas that I vividly remember. Anyway, I’m so glad I have such a beautiful and clever family, that taught me how to live better than many people I see around me. I’ve been taught how to keep myself tide and clean, to have respect of the others even more than I have respect for myself and how to be such an hard worker. So I definitely love my ma and pa, more than anyone else in the world. I know for many people this could sound like an understatement, but I never tell this to them right in the face and even if it’s taken for granted, is always nice to remind so. Actually sometimes happened, for silly misinterpretations, that I looked like I was almost against them. But I never doubt on what I think is the most strong relationship that a person could possibly feel. And for now I never met the “right girl” for me (if there is one), but I’m quite sure the love I have for my parents will remain the strongest to me, over and over again.
The other part of my family, the one that I always thought we have nothing in common but the parents, is my sister. The one that I thought I never had such great feelings, because she is so independent and freaking strong. Not physically, but she has such a strong character. Something I kind of envy, seeing my timid attitude. Although recently I started to have quite a sharp tongue on whatever and whoever piss me off, that gradually goes from a form of sarcasm that I use to point out the problem, through a normal conversation like human beings should do, to end in a compulsive shout of rage in which I look like a rabid dog with a bachelor in literature that bark and spit foam against those who are trying to fuck me with nonsense and defend themselves with silly excuses. And here I notice how my sister and I starting to be very similar. I always joked about her, telling to my friends I’m scared of her because she reminds me of Hitler, but with better mustache (I never said that to her face or I wouldn’t have any sort of face right now, but I hope she will get the humor…). She’s actually beautiful, so they say. Because she’s my older sister she still look like Hitler to me, so she ain’t so handsome in my opinion, but I wouldn’t force this joke too much or I’d risk for my life. The point about the fuhrer is just a matter of behavior, as I said. She’s in command of her life, of her man and of two tornadoes, also known as her kids. And that is amazing, I have to admit.
Speaking of my brother-in-law, I’m pretty sure is making jokes about me right now because of this letter. Let him be, I’m really happy she got such a smart idiot. I really like him, probably because I know him for so long or probably because he’s funny and clever. In a way I love him too, although is a different love I have for him, compare to the stronger one I have for my parents and my sis. The problem now will be the suffocating jokes he’s gonna make on me because of this statement, but that’s fine.
Certain feelings that never get out of my mouth because too smoochy for a man or because I thought they were merely implied without saying them out loud, could come back as strong as they are and make me cry. I know, I cry a lot and I’m proud of it. I cry for happiness, cry for joy, cry just because I need to. Like I cried for sadness for the lost my nanas. But they are not dead. Not that I believe in heaven or hell as they did. I’m more a practical man, a man of science they say, who believes in explanations of the facts we can receipt and elaborate in our brain (although my favorite movie “The Matrix” always taught me to not believe in what we define as “real”, but that’s another story). My father believes in nature and I think is the most perfect idea I would ever go along with. My point is that whether people believe in god or not, the memories of my grandmas are still fresh and clear in my mind, so they still living in me, in my sister, even more in my parents, as they are the reflection of who my nanas were. And so the life goes on, repeating itself with new beautiful creatures like my nephews, that will be the reflection of my parents, of my sister and my brother-in-law, but a part of my nanas is in them too, even though they never met. To me that is the paradise described in the religions, in any religion. We don’t need to meet each other to see that people are like this because our elderly raised us in that way. And that’s one of the thing that makes me love old people, beside their long-lived experience of life. And that’s why I shed tears of joy when I think at my father getting a bit angry because his mother couldn’t remember of him lightly on the last months of her life. I know senility could be more harmful to the closest ones instead of the person affected by. Because I’ve been taught by this experience that could happen to me one day (very far from now and I hope it would not happen at all) so I will try my best to smile anyway at my parents, because they blessed me with every-fucking-thing (sorry the swearing, but when I get excited I can’t contain myself). Because they are the best I could ever ask. And even if I have sides of my character I would rather take off of me, but I obviously can’t, I feel so amazing to be me, to be such an independent, clever and strong person. My experiences around the world were helping my growing, but nothing of it would have been done without the greatest teachers of my life. So, I love my ma, my pa and my sister.
Also, because I’m a straight man, my father is my first hero. Nobody is such an amazing person and super hard worker (even after the retirement) like him. I’ve got a qualification as electrician, but he knows better than me how to fix, deviate and repair the electrical system of his house. I (shamefully) don’t. I wouldn’t be able to be so practical on anything, as his like a master in everything! Especially plants. That is so astonishing. On the other hand my mom is the one who taught me how to be a good housekeeper. Not that my father is not able to threaten his jackets or clean the house, but she’s my teacher on that side of me. The military experience she put me through is something I never been able to thank her for. And I realize now, after traveling around the Europe, that lots of people have no fucking idea how to use a freaking broom or how to proper clean their own shit. And I’m not in contact with high rank nobles or such. “Normal” people, with the same empty bank account like mine, such as people are hierarchy defined since the invention of the economy. And that makes me think about how rich I am, because to me knowledge and cleverness are the best values that define people, not how thick their wallets are. The more we know, the strong we are. I diverged as usual and this letter is getting longer for no particular reason. I think I said what I wanted to say and explain myself thoroughly, but I think I still hearing my brother-in-law making jokes of me. He never gets to understand the “female side” of mine, but that’s ok. Laugh as much as you like, because I believe in laughter as much as I believe in the love I feel for my closest relatives!
With love,
Davide
PS: I just wanted to make clear I was talking about the core group of my family because lots of relatives (from mother’s side) are impossible creatures with nothing in their heads but farts or money. Hardly definable human beings to my point of view. Clearly not all of them, but lots. I’m so glad that this rotten apple fell a bit far from the rotten branch of my family tree. Then again, thanks mom! And dad! And my Fuhr… Vera, I mean Vera!
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.decente maniera in scrivere a più riuscire non da tanto così cambiato abbia mi non anglofona terra in trasferimento il che Spero
.grammatica e punteggiatura ,sintassi di errori troppi commettere dover non di sperando ,italiano mio del ovviamente Parlo
.esponenziali derivate di posto al semplici presenti ,remoti trapassati di posto al imperfetti futuri ,condizionali di posto al congiuntivi sbagliare ,peggio O
.sempre come lineare e preciso tutto, sbagliato di nulla notare di sembra mi non finora Rileggendo
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Di tanto in tanto sono costretto o mi frustano mi piace scrivere per un blog di cultura generale e intrattenimento e la mia rubrica è dedicata ai cartoni animati. Il sito si chiama Nastorix. Non chiedete, non sono io che ho deciso, era già lì quando sono entrato un nome geniale e alla moda! Vabbè, comunque ho fatto l’ultimo articolo su una nuova serie di Netflix intitolata The Midnight Gospel e secondo me vale davvero la pena guardare. Se non avete un account Netflix potete sempre scaricarla da qualche sito di torrent o via streaming, sapete benissimo come fare. Non sto qua certo a spiegarvelo io CHE NON SO ASSOLUTAMENTE COME SI POSSANO COMPIERE CERTI GRAVI ATTI DI PIRATERIA ILLEGALE. Sì, sì, mi avete capito bene. Io sono un bravo ragazzo che va in chiesa tutte le domeniche. A usare la loro connessione wifi perché più rapida e difficilmente tracciabile (tra hacker si sa che lo spirito santo interferisce con le onde elettromagnetiche e dunque è un ottimo strumento di copertura da intercettazioni).
Ho un attimo di tempo e mi è tornata voglia di scrivere. A dire il vero avevo iniziato a scrivere questo post come commento ad un video casuale su YouTube, ma poi ho pensato che potevo tornare a rispolverare questo vecchio e mistrattato primogenito. Un blog che avevo partorito così per scherzo e abbandonato così per noia, come ci insegna anche la bibbia. Guardatevi il video che è un pezzo di storia non indifferente:
I punkabbestia odierni non si definiscono più così, ma si chiamano influencer;
non ti chiedono gli spiccioli, ma i feed sui social;
non vivono in posti abbandonati, ma a casa dai loro genitori;
non puzzano e non hanno le pulci, né loro, né i loro cani, i quali solitamente risulta difficile definirli tali viste le dimensioni inferiori rispetto a quelle di un ratto comune;
non graffitano i muri delle città, ma si fanno i video con i filtri (e qui la Gabanelli non se l’aspettava che tutte queste telecamere avrebbero invece disintegrato il giornalismo);
non mangiano grazie all’amico cuoco che gli offre gli avanzi di spaghetti e polpette, consumati a lume di candela nel vicolo dietro il ristorante da parte alla spazzatura, ma mangiano spazzatura, facendogli una rigorosa foto prima della consumazione;
non vivono la giornata senza obiettivi per il futuro, ma vivono ogni minuto lontani dal mondo.
Obiettivamente preferivo i punkabbestia per due motivi:
1-sto invecchiando ed è quindi ovvio che mi lamenti dei giovani (“perché ai miei tempi…”) e 2-i punkabbestia erano onesti.
Ora che ci penso bene, oggigiorno preferirei un punkabbestia a chiunque.
L’unico filo che accomuna influencer e punkabbestia è la voglia di non fare un cazzo. E per carità, non sono io a giudicare la voglia o meno di muovere il culo, ma perlomeno una volta queste persone non cercavano di diventare famose e menchemeno venivano considerati come modelli da seguire. E anche qui non sono a giudicare, voglio solo capire come faccio io che non ho un paio di tette a fare l’influencer. E non ho nemmeno tutti quei soldi per frequentare spesso ristoranti stellati, quindi le foto ai miei piatti verterebbero su kebab e zuppe fatte in casa, non il massimo per prendersi like.
Ah, giusto, poi bisogna anche che mi si spieghi come si converte la fama sui social in cibo nel mio stomaco, perché ho provato a pagare il fattorino con un selfie ma se n’è tornato indietro portandosi via il mio panino. E ora a cosa la faccio la foto?