come true

Recensioni su quelle serie di un solo episodio che durano tantissimo, una volta detti film

Sono probabilmente uno degli ultimi superstiti in grado di arrivare a seguire un film per intero, spesso lungo ADDIRITTURA 2 lunghissime ore. E il tutto senza fare altro nel mentre, tipo controllare chi mi ha scritto sul cellulare o chi mi ha messo mi piace sulla foto del mio cazzo con gli occhiali e i baffi condivisa su Instagram. Il mio vantaggio sta nel fatto di non avere questa dipendenza da social. Ma non sono qui a criticare il vostro modo di vivere così estraneo alle mie abitudini, quanto più sono a commentare una serie…
…di film.

Siccome è da un po’ che pensavo di scrivere questo post, sono arrivato ad accumulare parecchi titoli (e molti altri ancora che mi devo vedere), quindi potrei mancare alcuni dettagli.

Un’ultima cosa prima di partire: io ho le mie fonti da cui attingo per guardarmi i film e siccome non mi affido a nessuna cazzo di TV a pagamento (Netflics, Disnei Ciannel, Amason Praim che dir si voglia) e non posseggo la televisione (che odio) finisco per vedere film che magari in Italia non sono ancora usciti. Anche se sono passati degli anni e i nostri doppiatori, poveretti, non riescono a stargli dietro. Il mio trucco è che me li guardo in lingua originale. Se sono diversi dall’inglese ci aggiungo i sottotitoli (in inglese) perché non mi da fastidio leggere. Quindi non iniziate a cagarmi il cazzo come fanno molti miei amici: “Ma dove li vedi? Ma come fai a trovarli?”. Avete tutti internet, quello che vi manca è solo un po’ di buona volontà.

  • COME TRUE (2020)
    Titolo italiano: COME TRUE
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: COME MAI (NON STO GUARDANDO UNA SERIE?)
    Paese: Canada
    Trama
    : una scappata di casa si presta per fare da cavia soggetto per uno studio sui sogni.
    Recensione: non mi è dispiaciuto. E non solo perché la protagonista secondo me è una brava attrice, ma anche perché mi ha tenuto incollato fino alla fine in un vortice di “Ah, ho capito dove vogliono andare a parare” e “No, aspetta, ma che cazzo sto guardando?”. In effetti si capisce solo all’ultimissimo minuto cosa si è appena visto e quindi so per certo che nessuno di voi lo vedrà perché il film dura ben 1 ora e 45, ben al di là delle vostre possibilità. Non è un capolavoro, ma si lascia guardare.
    Consigliato a: chi ha due occhi, un cervello e del tempo libero.
  • NOBODY (2021)
    Titolo italiano: IO SONO NESSUNO
    Titolo italiano classico, mancato per un peloNESSUNO MI PUÒ GIUDICARE
    Paese: America
    Trama
    : un padre di famiglia, all’apparenza un nessuno qualunque, lascia scappare due rapinatori dalla propria abitazione senza venire alle maniere forti (pur avendo il vantaggio su di essi). Il figlio lo odia per questo, il vicino si bulla, il cognato lo prende per il culo, gli sbirri lo considerano un fallito e la moglie lo tratta come un soprammobile. Poi scopre che i due rapinatori hanno per sbaglio tirato su il ciondolo del peluche della figlia. Da lì a poco sparisce metà popolazione russa.
    Recensione: forse ho spiegato la trama in maniera frettolosa, ma devo ammettere che ho un debole per il regista. Il signor Gustavo (lo chiamerò così perché è russo e non so pronunciarlo, figuriamoci a scriverlo) è sempre stato un mio idolo. A partire dai video musicali della sua band, i Biting Elbows, (vi consiglio in particolare “Bad Motherfucker”) fino ad arrivare al grande schermo con il suo primo film “Hardcore Henry”, il cui titolo italiano è diventato il nome di un qualunque porno (“Hardcore!”), si nota subito che il signor Gustavo ha una certa passione per gli “sparatutto in prima persona” (o First Person Shooter che dir si voglia). In questo suo ultimo film ha deciso di far respirare l’occhio a chi non è abituato a vedere tutto come un POV (per restare in tema di porno), ma ha comunque voluto confermare la sua passione per il genere d’azione ed i spargimenti di sangue insensati. All’inizio manco avevo capito fosse un film d’azione. Poi sul finale ti vedi il rapper RZA (si pronuncia “Riza”, come le cartine ma senza la L) e capisci che il film deve prendere per forza una piega tamarra. Ma comunque ben voluta, sia chiaro.
    Consigliato a: chi ama il genere d’azione e le storie di sangue e violenza ben strutturate.
  • STOWAWAY (2021)
    Titolo italiano: ESTRANEO A BORDO
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo2 SINGLE NELLO SPAZIO
    Paese: America
    Trama
    : la protagonista è Anna Kendrick. Sì, lo so che non si tratta della trama del film, però adoro quell’attrice. Comunque la storia ruota attorno ad un gruppo di astronauti partiti per una missione verso Marte per verificare la fattibile terraformazione e vivibilità del pianeta rosso. I problemi però iniziano da subito, per via della presenza a bordo di un clandestino, che sarebbe poi il titolo originale ritradotto in italiano, ma noi nooo, perché mai fare una cosa simile? E se ve lo state chiedendo non è del genere horror, quindi niente alieni o robot assassini.
    Recensione: innanzitutto fatemi fare questa battuta che me la tengo dentro da mesi: questo film nasce dalla Penna di Joe (andatevi a vedere il nome del regista e poi potete giustamente scagliarmi le pietre). Mi sono avvicinato a questo film solo per Anna Kendrick, ma pur essendoci lei nel cast ho avuto un certo timore nel volerlo vedere. Ho pensato: “L’ennesimo film sullo spazio e sul terraformare Marte”. Pur essendo un mega fan del genere fantascientifico/spaziale finisco per andarci cauto dopo che è diventato una specie di tormentone hollywoodiano e quindi la quantità supera la qualità. Soprattutto se nel mucchio ti capita di trovare film di merda come “The Martian”. Poi è ovvio che passa la voglia o perlomeno ci si sta attenti. Questo invece mi è piaciuto. È un un’analisi obiettiva delle varie conseguenze che la ciurma spaziale rischia di incontrare avendo un clandestino a bordo, arrivando quindi al solito dilemma etico dello sbarazzarsene prima che tutti quelli a bordo o che la missione stessa finiscano per sopperire. Sacrificare il male minore, come si suol dire. Ed ecco che interviene il dottore di bordo, nonché la tenerissima Anna Kendrick. Il film va dolcemente a oscillare tra dramma e speranza. A mio avviso non è per niente male.
    Consigliato a: direi chiunque, anche perché c’è dentro Anna Kendrick (se non si era capito). Magari in particolare ai fan del sci-fi (sai-fai).
  • THE MITCHELLS VS THE MACHINES (2021)
    Titolo italiano: I MITCHELL CONTRO LE MACCHINE
    Titolo italiano classico, mancato per un peloLA MALEDIZIONE DI ALEXA NELLE NOTTI DI LUNA PIENA
    Paese: America
    Trama
    : non ho capito perché, ma devo specificare che si tratta di un film d’animazione così che molte persone dalla mente chiusa (che ahimè conosco) non lo vedranno mai. Vabbè… La trama è semplice: c’è questa famiglia, i Mitchell, che va contro le macchine.
    Recensione: l’ho trovato piuttosto piacevole da vedere e non si risparmiano le risate. Non raggiungerà mai capolavori come “Inside Out” o “Up” (che secondo me sono la quintessenza dei film d’animazione), ma simpaticamente si somma a tutti quei bei film in computer grafica che vale la pena guardare. Il motivo per cui va visto è sicuramente il carlino Monchi.

    Non ho mai riso così tanto per via di un… cane? Maiale? Cane? Maiale? Cane? Maiale? Cane? Pagnotta? (citazione).
    Consigliato a: ragazzi, giovani, adulti e carlini. Sconsigliato ai robot.
  • NIGHT IN PARADISE (2020)
    Titolo italiano: NIGHT IN PARADISE
    Titolo italiano classico, mancato per un peloC’ERA UNA VOLTA IN COREA DEL SUD
    Paese: Corea del Sud
    Trama
    : un ragazzo mafioso rifiuta l’offerta del boss del clan rivale di passare dalla sua parte, gli uccidono la sorella e la nipotina e il risultato che ne consegue è ovvio. Dopo che questo si vendica uccidendo il boss (ma tò!), si nasconde su un’isola nell’attesa che le acque si calmino. Qui incontra una ragazza con una malattia terminale.
    Recensione: premetto che non sono un gran fan dei film sulla mafia, a parte i grandi classici. Questo però ha due componenti essenziali che mi hanno spinto a farmelo piacere fino in fondo: la vendetta e il dramma. Gran bella storia, ottima fotografia (come sempre dai Coreani), bravi attori e un finale meritevole.
    Consigliato a: chi ama i film sulla mafia, a chi ama il dramma e le botte da orbi. Per tutti questi il film è assolutamente 추천.
  • WITHOUT REMORSE (2021)
    Titolo italiano: SENZA RIMORSO
    Titolo italiano classico, mancato per un peloNATALE IN AMERICA
    Paese: America
    Trama
    : il solito film sul terrorismo e lo spionaggio tra America e Russia.
    Recensione: onestamente non me lo ricordo più così bene. E l’ho visto pochi mesi fa. Un altro film sui complotti, basato sull’omonimo racconto di Tom Clancy. Cospirazioni, proiettili e un protagonista con le palle di titanio a cui uccidono la moglie incinta. Se vi piace il genere magari potreste anche apprezzare questo film che scommetto è stato sviluppato per aprire l’ennesimo franchise con i futuri Rainbow Six. Diciamo che a mio avviso diventerà l’antefatto alla famosa (per i videogiochi più che per i racconti) squadra antiterrorismo, sempre tratta dai libri di Tom Clancy. Come se già non ne avessimo abbastanza di serie…
    Consigliato a: gli appassionati di Tom Clancy (ma forse neanche, leggendo alcune critiche…). Tutti gli altri possono benissimo stargli alla larga.
  • THE VIRTUOSO (2021)
    Titolo italiano: THE VIRTUOSO
    Titolo italiano classico, mancato per un peloIL VIRTUOUS
    Paese: America
    Trama
    : un killer abilissimo, tanto abile da essere Virtuoso, viene ingaggiato per il suo ultimo assassinio.
    Recensione: Virtuoso sarà anche il protagonista, ma non il regista. Anthony Hopkins è nel cast e non aveva niente di meglio da fare, suppongo. Non mi è piaciuto in primis perché avevo capito come andava a finire a metà del film, poi perché l’immagine aveva qualcosa di sbagliato (e non sono un fotografo, non capisco un cazzo di ‘ste cose, magari mi sbaglio…). Infine perché gli attori, a parte Hopkins e Eddie Marsan che adoro, sembravano proprio mettercela tutta per far vedere che volevano andare a casa a guardarsi una serie su Disney Channel.
    Consigliato a: chi mi sta sul cazzo.
  • MORTAL KOMBAT (2021)
    Titolo italiano: MORTAL KOMBAT
    Titolo italiano classico, mancato per un peloMORTAAAAL KOOOMBAAAAT… FAITT!!!!!
    Paese: Australia e America
    Trama
    : c’è più trama in un porno amatoriale tra due mosche che in questo… coso.
    Recensione: il giorno che faranno un film decente tratto da un videogioco sentiremo suonare le trombe del giudizio e vedremo rompersi i sette sigilli dell’apocalisse. La cosa buffa è che si tratta del terzo lungometraggio basato sul famoso gioco di picchiaduro e sono riusciti addirittura a fare una merda peggio dei precedenti. C’è stata una mini-serie su Youtube qualche anno fa che mi è anche piaciuta, sembrava dare le basi per un qualcosa di concreto e fatto bene. Ma è andato tutto in fumo. Probabilmente la storia dell’apocalisse è vera e non volevano rischiare.
    Consigliato a: bambini di età inferiore ai 3 giorni.
  • MONSTER HUNTER (2020)
    Titolo italiano: MONSTER HUNTER
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: TI MOSTRO COME SI CACCIA UN MOSTRO
    Paese: Cina, Germania, Giappone e America
    Trama
    : altro videogioco, altro buco nell’acqua
    Recensione: “ho un’idea!”, disse il regista. “Se prendo un videogioco nuovo che ha riscosso parecchio successo, abuso di un paio di addetti alla computer grafica e ci metto dentro 3 attori famosi che tutti adorano sicuramente ne esce un buon film!”. Mi spiace, non hai capito un cazzo. È una legge matematica. Ripeto, non si può fare un film bello se è ispirato ad un videogioco. Nemmeno se ci piazzi Milla Jovovich, Tony Jaa e Ron Perlman.
    Consigliato a: chi adora sanguinare dagli occhi.
  • RUN, HIDE, FIGHT (2020)
    Titolo italiano: RUN, HIDE, FIGHT – SOTTO ASSEDIO
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: CORRERE, NASCONDERE, COMBATTERE, COSTRUIRE UNA CAPANNA, FARE PIPÌ, GIOCARE A UNO,  MASTICARE UNA GOMMA… FATE QUELLO CHE VOLETE MA NON GUARDATE QUESTO ABORTO
    Paese: America
    Trama
    : un bambino di 2 anni (il regista) mangia per sbaglio il copione di un film stupendo del 1991 intitolato “Toy Soldier” (“Scuola di erori” nel titolo italiano) e siccome i genitori l’hanno abbandonato perché non potevano sopportare tale mostruosità, nessuno gli ha mai cambiato il pannolino per tutto questo tempo. Il risultato è un’infezione gigante in un mare di merda.
    Recensione: non so davvero cosa dire. Sono esterrefatto da quanto si possa cadere in basso, senza neppure ispirarsi ad un videogioco questa volta. Però vi consiglio di vedervi, o rivedervi, “Toy Soldier” (“Scuola di eroi”) che è oltre ad essere bello si tratta effettivamente di un film. L’unica cosa che ci tengo ad aggiungere è che tutti gli attori presenti, in particolare quelli giovani, sono in realtà dei manichini per il crash test. O almeno lo spero, perché ho visto recitazioni migliori osservando dei massi erratici.
    Consigliato a: nessuno. Seriamente. Questo coso non lo consiglierei nemmeno per torturare le persone, sarebbe troppo disumano.
  • PSYCHO GOREMAN (2020)
    Titolo italiano: PSYCHO GOREMAN
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: PISICOTICO UOMOSPLATTEROSO
    Paese: Canada
    Trama
    : un alieno cattivone finisce sulla Terra e stronzetta di 12 anni che si bulla del fratello maggiore riesce a controllarlo con una gemma trovata in giardino. Poi ci sono i nemici dei Power Rangers che vogliono uccidere il cattivone e si scoprono essere ancora più cattivi. Oh wow, non l’avrei proprio immaginato. Scioccante.
    Recensione: pur avendo del potenziale per essere un film divertente (che di gore ha ben poco, sia chiaro), al massimo lo consiglierei a quei genitori che fanno vedere gli splatter ai propri figli. Io da piccolo, per esempio, avevo visto con mia mamma “The silent of the lamb” (“Il silenzio degli innocenti”) e ogni volta che lo dico la gente fa una faccia strana e dice: “Si spiegano molte cose”. Ora, “Psycho Goreman” non è un thriller psicologico come quello con Jodie Foster, ma perlomeno il “Silenzio degli innocenti” è spettacolare. A me personalmente Pisicotico Uomosplatteroso non è piaciuto. Si tratta di un parto malriuscito tra le prime serie dei “Power Rangers” (in termini di costumi) e i film gore giapponesi (in termini di trama, recitazione ed effetti speciali). Se proprio volete far vedere a vostro figlio un film gore opterei per “Braindead” (malamente tradotto in “Splatter – Gli schizzacervelli”) o i tre film di Raimi della serie “The Evil Dead” (terribilmente tradotti in “La casa”). Quando raggiunge una certa età, gli si può far vedere anche “Tokyo Gore Police” che è uno dei pochi gore giapponesi che mi siano piaciuti.
    Consigliato a: i fan dei Power Rangers, visto che hanno riusato gli stessi costumi, incendiandoli prima con del kerosene. Lo stesso kerosene che si è inalato il regista all’inizio delle riprese.
  • WILLY’S WONDERLAND (2021)
    Titolo italiano: WILLY’S WONDERLAND
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: WILLY NEL PAESE DELLE MERDAVIGLIE
    Paese: America
    Trama
    : Nicolas Cage si trova in mezzo ad un cast di attori che sono peggio di lui, inclusi dei pupazzi assassini.
    Recensione: non avrei mai immaginato di vedere Nicolas Cage fare un film dove non è il peggior attore. Anzi, è l’unico in grado di recitare. Pazzesco. Il suo punto forte è sicuramente il copione, un solo foglio A4 con su scritto che deve pulire una sala giochi lasciata in disuso per anni e deve uccidere i pupazzi meccanici che la abitano. Per il resto non apre bocca per tutto il film. Devo ammettere la genialità di chi ha pensato questo script, però il film di per sé è una merda. Sembra di vedere la versione sfigata di “From Dusk till Dawn” (“Dal tramonto all’alba”, che Rodriguez e Tarantino mi perdonino se uso questo loro capolavoro come citazione al suddetto film), ma al posto dei vampiri hanno usato i personaggi di “Winnie the Pooh”. Cosa peraltro già vista in un episodio del cartone “Gravity Falls”, quindi mi spiace ma è un pollice giù per questo tentativo malriuscito.
    Consigliato a: chi si fuma costantemente la salvia divinorum.
  • PIG (2021)
    Titolo italiano: (non ancora uscito, ma dovrebbe rimanere) PIG
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: QUELLA MAIALA DI TU…!!!
    Paese: America
    Trama
    : la storia di un uomo e la ricerca del suo maiale da tartufi.
    Recensione: mi ero chiesto perché Nicolas Cage stesse facendo negli ultimi 2 anni così tanti film, uno dopo l’altro. Una mia amica americana mi ha fatto notare che si trova leggermente in merda per frodi fiscali e deve pagare ciò che il suo commercialista gli ha sputtanato. Quindi, da bravo, si è messo a lavorare di brutto. Devo ammettere che gli fa onore, bravo Nic! Soprattutto perché nel mucchio almeno un film buono riesce a venir fuori. “Pig” mi è proprio piaciuto. Un film la cui trama sembra una presa per il culo, in realtà nasconde concetti più profondi. La ricerca di sé stessi, i rapporti umani e le troppe cose di cui ci circondiamo perché avidi materialisti, quando in realtà dovremmo valorizzare le poche cose che veramente contano nella nostra vita. Se questo è il suo debutto cinematografico, non vedo l’ora di vedere cos’altro ha in serbo il regista Michael Sarnoski.
    Consigliato a: chiunque, ma in particolare a chef e cuochi/cuoche.
  • PALMER (2021)
    Titolo italiano: PALMER
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: PORGI L’ALTRA CHIAPPA
    Paese: America
    Trama
    : un ex galeotto torna a casa dalla nonna e scopre un nuovo inquilino, un ragazzino che preferisce le principesse al calcio. Anche se siamo nel 2021, il bullismo tra i compagni di scuola per quel suo atteggiamento non viene certo a mancare.
    Recensione: Justin Timberlake secondo me è un figo a 360°. Dalla musica (a parte il suo ultimo album) alla recitazione, sa sempre regalare emozioni. Non si smentisce nemmeno in questo film, dove copre il ruolo di Palmer. Un bravo ragazzo, seppur appena uscito di prigione. La storia potrà sembrare banale, una classica commedia che tratta i soliti temi sull’ignoranza e la comprensione, ma gli attori fanno guadagnare veramente tanti punti al film. Il ragazzino preso di mira per i suoi gusti poco virili, la storia di una madre tossica che si scopa il solito stronzo ubriacone, il protagonista che non potrà farsi sopraffare dalle emozioni per non rischiare di tornare nuovamente in prigione e la storia di amicizia tra lui e il ragazzino sono ben costruiti.
    Consigliato a: chi cerca un qualcosa di leggero da gustarsi (ogni tanto anche io mi dedico a qualcosa di diverso da violenza, dramma e fantascienza, pur rimanendo tra i miei generi preferiti).
  • HAPPILY (2021)
    Titolo italiano: HAPPILY
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: FELICEMENTE SPOSATI E PUCCIOSI
    Paese: America
    Trama
    : una coppia sposata da diversi anni vive un rapporto esplosivo che sembra non voler mai consumare il loro amore, tanto da farsi odiare da tutti i loro amici che li guardano con disgustosa invidia. Una piccola vacanza tutti assieme servirà a far saltare fuori tutte le cose non dette, con qualche spunto fantascientifico.
    Recensione: un’altra commedia decente. Un altro film leggero e simpatico, la cui unica frenesia sta nel vedere la coppia protagonista fare sesso ad ogni occasione. Ah, giusto, ci scappa anche un cadavere ad un certo punto. Ma forse si tratta tutto di uno scherzo combinato dagli amici gelosi. O forse no? La trama non mi è dispiaciuta, vista dall’occhio americano (o generalmente odierno) penso valga di più. Nel senso che una volta le coppie non divorziavano così rapidamente come succede oggi (per citare gli Outkast in Hey Ya!: “Thank God for mom and dad, for sticking two together ‘cause we don’t know how”).
    Consigliato a: tutti, sia che siate una coppia felicemente sposata o che litighiate tutto il giorno, che siate single o divorziati, che siate dei sesso-dipendenti o degli asessuali come il sottoscritto.
  • THE WOMAN IN THE WINDOW (2021)
    Titolo italiano: LA DONNA ALLA FINESTRA
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LA FINESTRA SUL CORTILE 2 – AGORAFOBIA PERICOLOSA
    Paese: America
    Trama
    : no, non è un remake del famoso film di Alfred Hitchcock come ho scherzosamente citato, seppur la trama gli si avvicini in qualche modo: una donna che soffre di agorafobia (la paura degli spazi aperti) spia il vicinato, non avendo niente di meglio da fare. Assiste ad un omicidio, lo denuncia ma nessuno le crede per via degli psicofarmaci che assume e iniziano a prenderla per una visionaria.
    Recensione: pensavo di vedere il classico thriller psicologico, nel quale sai già esattamente come andrà a finire a metà del film. Invece mi sono piacevolmente sbagliato nel giudizio pre-visione. Non posso star qui a raccontarvi tutto perché il film si monta con piacere, fino ad un finale preciso e che ha giustamente accontentato la mia fame di scoperta. Comunque noto che gli adattamenti ai romanzi (in questo caso l’omonimo best seller di A.J. Finn, il quale ha segnato il suo debutto da scrittore nel 2018) hanno sempre una maggior probabilità a non essere le solite ciofeche hollywoodiane.
    Consigliato a: chi ama i thriller e a chi possiede una qualche fobia.
  • WRATH OF MAN (2021)
    Titolo italiano: WRATH OF MAN (cosa sta succedendo in Italia? Non traduciamo più i titoli? Mi stanno per scendere due lacrimucce di gioia…)
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: LO SPACCACULI
    Paese: Inghilterra e America
    Trama
    : remake del film francese “Le Convoyeur” di Nicolas Boukhrief, ma stavolta fatto dall’inglese Guy Ritchie. La storia ruota attorno a un neo assunto per un’azienda di portavalori. Per fare quel tipo di lavoro devi avere lo stomaco di piombo e una concentrazione massima, difatti il protagonista è Jason Statham (detto per l’appunto “lo spaccaculi”).
    Recensione: Guy Ritchie ritorna con il suo stile inimitabile e fantastico che solo lui sa regalare. Non è una delle sue migliori pellicole (permettetemi di chiamarle ancora così, pur essendo tutto in digitale) ma quando prendi la sua regia e ci metti dentro (per l’ennesima volta) il freddo e furioso Jason Statham, il risultato ti da la carica giusta per iniziare la giornata, senza alcun uso di integratori o pastigliette farmaceutiche. Non ho ancora visto l’originale, che andrò a breve a guardarmi, e pur essendo solitamente contro i sequel, i remake, i reboot o qualunque altra minchiata che solitamente non brilla per originalità quanto per effetti speciali, questo film merita la visione.
    Consigliato a: chi piacciono le produzioni targate Guy Ritchie, a chi adora vedere “lo spaccaculi” in azione e a chi apprezza le storie di vendetta.
  • ARMY OF THE DEAD (2021)
    Titolo italiano: ARMY OF THE DEAD
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: CRONACHE DELL’ARMATA DEI MORTI VIVENTI, NELLA TERRA DEI MORTI VIVENTI, CHE VA DALLA NOTTE ALL’ALBA DEI MORTI VIVENTI, PASSANDO PER IL GIORNO DEI MORTI VIVENTI USANDO IL MANUALE DI SOPRAVVIVENZA CONTRO I MORTI VIVENTI
    Paese: La terra dei morti viventi
    Trama
    : Zack Snyder si sveglia una mattina nel suo letto a baldacchino fatto di diamanti, si appresta verso il bagno per farsi lavare i piedi dai suoi discepoli, e in quel frangente gli viene la brillante idea di fare un film sugli zombie. Nella sua immensa umiltà inizia a fare l’ennesimo film sui morti viventi. Il problema sta nel fatto che egli confonde la definizione di umiltà con divinità.
    Recensione: “Sucker Punch” è stato l’unico film originale che mi è piaciuto, prodotto dall’umile e tamarro Zack Snyder. “300” e “Watchmen” pure li ho apprezzati, ma poi ti vai a leggere i fumetti originali e ti dimentichi di tutti quegli effetti speciali. In generale non ho mai parlato male di Snyder e ora lo faccio in tono ironico, solo perché sono uno che valuta maggiormente la storia, i contenuti e i riferimenti in un film, un libro o un fumetto. Il “bello da vedere” vale poco un cazzo per me . Per esempio secondo me “Avatar” è un film che si può benissimo evitare perché ha una trama talmente piatta che ho visto storie più interessanti disegnate nelle rocce rupestri della Valcamonica. Quindi cosa mi ha spinto a vedere l’ennesimo film sugli zombie? Il fatto che ci fosse Bautista nel cast. Non sono un fan del wrestling, sia chiaro. Tuttavia apprezzo moltissimo la recitazione di molti wrestler, soprattutto se messi a fare ruoli che non siano semplicemente finte scaramucce per dare un senso ad incontri acrobatici. Però “Army of the dead” è una noia mostruosa. Come del resto qualunque altro film o serie sugli zombie. E mi perdoni lo spirito di George A. Romero, che ho sempre rispettato come regista, ma secondo me sono tutti uguali: invasione, vincono (per assurdo) gli zombie, i pochi sopravvissuti arrancano per sopravvivere, muoiono i più simpatici o i più bravi, gli ultimi finiscono per morire malamente a pochi secondi dai titoli di coda, fine del film o fine della prima serie, ma in quest’ultimo caso ci mettono almeno uno che sopravvive così da poterci attaccare là altre 185 stagioni siccome la fame di soldi non ha mai fine (una perfetta analogia dell’essere umano con lo zombie, tra l’altro). Elenco i film sui cadaveri ambulanti che mi sono piaciuti:
    1-“The night of the living dead” (“La notte dei morti viventi”, Romero docet);
    2-“Shaun of the dead” (“L’alba dei morti dementi”, capolavoro);
    3-“Zombieland” (“Zombieland”, davvero simpatico);
    4-“The dead don’t die” (“I morti non muoiono”, per chi ama Jim Jarmusch);
    5-“Alive” (“Alive”, ho un debole per i film della Corea del Sud).
    La cosa buffa è che 3 su 5 sono commedie (e in due c’è dentro Bill Murray), uno è la genesi della saga e l’altro è fatto in Corea del Sud. A conti fatti non mi piacciono i film sugli zombie.
    Consigliato a: chi è fissato con ‘sti non morti. Per tutti gli altri sconsiglio la visione, causa narcolessia da ripetitività.
  • INFINITE (2021)
    Titolo italiano: INFINITE
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: SE TI UCCIDO, MI RITORNI IN VITA COMUNQUE
    Paese: America
    Trama
    : nel mondo ci sono delle persone che si ricordano le vite passate e si coalizzano in due gruppi: quelli che credono nei film della Disney e quelli che credono a Trump. Tra i due gruppi scoppia la guerra e quindi BOOM! CRASH! SPATAPUM! BANG! “Aspetta, fermo, non mi uccidere, io sono quello che da un senso alla stori…” KABOOM!!
    Recensione: quando prima ho detto che gli adattamenti cinematografici di romanzi sono solitamente meglio, stavo facendo di tutta l’erba un fascio. Questo è il classico caso che i medici definiscono come ‘Sindrome di Michael Bay’: se vuoi fare un film non è importante che il cast sappia recitare, non conta se rispetti la trama e soprattutto non ha senso dare un senso al senso logico di un racconto; l’importante sono le esplosioni. Più ne metti e più il film diventa spettacolare. In effetti questo film è spettacolarmente una merda. Non è solo merito del buon Mark Wahlberg, un attore che non ho mai capito come fa ad aggradarmi solo nei film più stupidi, mentre in tutti gli altri è in grado di suscitarmi un odio morboso. In questo caso, dicevo, non è l’unica cosa che mi ha dato fastidio. Diciamo l’intero cast si è impegnato. Poi, per fortuna, ci si mette anche il regista che decide di far passare una storia all’apparenza interessante attraverso un tritacarne, raccoglierla a polpettone e infine farla saltare per aria con un barile di benzina. Sinceramente mi ricordo poco un cazzo del film. L’ho visto poco fa, ma grazie al cielo l’ho dimenticato tanto in fretta che ho dovuto rivedermi almeno un paio di trailer e leggermi qualcosa prima di mettermi a scrivere. Non ero nemmeno convinto l’avessi visto dopo la ricerca su internet: “Infinite? Cos’è? Mi sa che non l’ho visto questo… Mmm, Mark Wahlberg… No, sicuro non l’ho vis… Aaaaah, ma sì! Quel film con le esplosioni che non è di Michael Bay. Ma di cosa parlava? Gente che si ricorda le vite precedenti? No, non penso di averlo visto…”.
    Consigliato a: chi è in grado di dimenticare le cose brutte in fretta come faccio io.

  • NO SUDDEN MOVE (2021)
    Titolo italiano: NO SUDDEN MOVE
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: NESSUNA MOSSA IMPROVVISA – INTERRUTTORE D’EMERGENZA
    Paese: America
    Trama
    : siamo nel 1954 e ci sono Don Cheadle, Benicio del Toro e Kieran Culkin con le maschere di Zorro lavate nella candeggina che entrano in casa di David Harbour per quella che sembra una minaccia di estorsione. Il film è diretto da Steven Soderbergh (quello di Ocean’s Eleven per intenderci), scritto da Ed Solomon (quello di “Men in Black” e “Charlie’s Angel”) e pur avendo degli alti e bassi nella loro filmografia, questo film oltre a presentare un cast da far paura ha anche un ottimo svolgimento di trama, tra vari colpi di scena e motivi politico-monetari interessanti su cui ruota l’intera storia.
    Recensione: davvero un bel film. Vorrei aggiungere molte altre cose ma rischierei di rovinarvi le sorprese di cui è condita l’intera storia. Diciamo che non c’è bisogno di essere appassionati di un particolare genere per gustarsi questa produzione. Magari se siete fan dei thriller e delle storie piene di “plot-twist” questa storia vi coinvolgerà ulteriormente.
    Consigliato a:
    chi guarda ancora i film che non ruotano per forza attorno a storie di supereroi.
  • SIBERIA (2020)
    Titolo italiano: SIBERIA
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: VIAGGIO AL CENTRO DI SÉ STESSI, PARTENDO DA UN BAR IN SIBERIA
    Paese: Italia, Germania e Messico (no, nessuna Siberia)
    Trama
    : un uomo che si è ritirato in un bar della Siberia per vivere isolato dal mondo decide di fare un viaggio con cani e slitta verso una caverna per confrontarsi coi suoi ricordi e i suoi sogni.
    Recensione: c’è William Dafoe. Non dovrei aggiungere altro. Pochi attori potrebbero tenergli testa, ma lui per me è uno dei più bravi che c’è in giro. Soprattutto se fa film malati come questo o quel capolavoro di “The Lighthouse” (“The lighthouse”, 2019, insieme a Robert Pattinson). Indubbiamente non è per tutti, difatti ho letto le critiche e sembrano non dare il merito che gli sto dando io, a differenza di “The Lighthouse” che sembra essere stato largamente acclamato.
    Consigliato a:
    chi fa uso di LSD ed è in grado di sopportare film psicologicamente schizzati. Se non ve la sentite, vi rimando a “The Lighthouse”.
  • SETTLERS (2021)
    Titolo italiano: (non ancora uscito, ma dovrebbe rimanere)SETTLERS
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: RACCONTI DI COLONIE TERRESTRI SU MARTE (TRATTO DA UNA STORIA VERA)
    Paese: Inghilterra (le riprese di “Marte” sono state fatte nelle zone desertiche di Vioolsdrif, in Sud Africa)
    Trama
    : diviso in 3 capitoli, racconta la storia di una famiglia che si stabilisce in una colonia marziana. E voi che vi lamentate di essere pendolari, pensate a questi che distano da casa quasi 400 milioni di chilometri! Scherzo ovviamente, so benissimo che è sicuramente meglio farsi il viaggio Terra-Marte piuttosto che viaggiare sui trasporti italiani.
    Recensione: sono stato combattuto fino all’ultimo se mi fosse piaciuto o meno questo film. Inizialmente mi aveva preso, però non ero convinto fosse così bello. Più che altro è che le storie odierne devono sempre parlare di ‘sta cosa di Marte, manco fosse l’unica soluzione per la merda che abbiamo lasciato e continuiamo ininterrottamente a sfornare sul nostro bellissimo pianeta. Però non è questo il tema del film. La storia mi sembra più un’analogia dei conflitti per il territorio (tipo Palestina e Israele) che si evolve successivamente in una lotta per la sopravvivenza della specie, finendo per trattare il tema dell’esplorazione, del navigare attraverso l’ignoto pur di accontentare la voglia di sapere. Proprio per questo penso che il film sia davvero figo. Poi c’è dentro Sofia Boutella, che in un commento divertentissimo l’hanno chiamata Sofia Nutella e sto ancora ridendo come un coglione per questo gioco di parole.
    Consigliato a:
    i fan di fantascienza che non si sono stancati di vedere Marte nei film e a chi piace la Nutella.
  • JOLT (2021)
    Titolo italiano: JOLT
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: UPPERWORLD
    Paese: America
    Trama
    : Kate Beckinsale passa dall’essere riconosciuta come la vampira più figa alla buttafuori più aggressiva (e figa). Per via di un suo problema di rabbia esplosiva, il dottore da cui va in cura le propina una specie di maglia elettrificata che è in grado di darle delle scosse per tenerla calma. Poi incontra l’unico uomo che la sopporta, ma muore subito dopo. Si sente quindi di dover reclamare vendetta.
    Recensione: per quanto mi piacciano i film sulla vendetta, questo film è bello fino quasi alla fine. Poi ci mettono il finale che già sapevo, ossia quello dove ti fanno vedere che continuerà con un’ennesima saga sul filone di lei controllata dai soliti poteri forti per uccidere la gente scomoda, eccetera, eccetera. Io dico (*bestemmia), ma è mai possibile fare un film senza per forza passare per il franchise o la serie? Non siete in grado di fare una (*bestemmia) di storia che abbia un inizio e una fine? (*Bestemmia), (*bestemmia) e (*bestemmia), ma perché non è possibile che (*bestemmia) si possa riuscire a raccontare una cazzo di (*bestemmia) di storia senza dover per forza farcirla di soldi e quindi di continuazioni della stessa pappotta ripetuta in eterno, (*bestemmia gridata ad alta voce con lo sguardo rivolto al cielo)?
    Consigliato a: chi piacciono i (*bestemmia) di franchise di merda.
  • CENSOR (2021)
    Titolo italiano: CENSOR
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: MISS VAFFAN…[BIP]!
    Paese: Inghilterra
    Trama
    : il personaggio principale di questo film fa di mestiere una delle peggiori atrocità che l’essere umano abbia mai sperimentato: mettere la censura nei film horror. La storia è ambientata qualche secolo fa, quando ancora esistevano i VHS, ossia i nonni dello streaming (per i più giovani che non conoscono questa terminologia preistorica). Ad ogni modo il film è un horror e quindi ci sono morti, sangue e pazzia.
    Recensione: pur essendo contro la censura, avrei dovuto fermare me stesso nel guardare tale pellicola. Sarò breve, anche perché ho scritto un libro con ‘ste recensioni: non vi posso sputtanare / spoilerare il finale solo perché odio gli sputtanamenti / spoiler, ma questo è il classico esempio del genere di film che non mi piace. Non perché è horror, sia chiaro, ma per il finale che… uff… l’ho già visto migliaia di volte un finale così. È scontato. La storia di per sé non è nemmeno fatta male, bravi attori e belle riprese. Ma mi cascano sul finale. Poi, questo è un mio parere. Magari a molti piacerà, sicché…
    Consigliato a: chi non ha cultura sui film e vuole vedere un horror di medio livello, oppure chi ha già visto film come (occhio che rischiate di capire il mio evitato sputtanamento / spoiler, quindi non leggete i seguenti titoli,che scriverò al contrario per evitare brutte sorprese)…
    …wodniW tecreS, srehtO ehT, bulC thgiF.
  • I CARE A LOT (2020)
    Titolo italiano: I CARE A LOT
    Titolo italiano classico, mancato per un pelo: SE TI MANTENGO, MI APPARTIENI. PROMETTO, PROMETTO…
    Paese: America (perché nel Wikipedia italiano c’è scritto Regno Unito?)
    Trama
    : “Vi giuro anziani l’ospizio eterno, che non sarà il solito inferno;
    adesso ho in testa questa canzonaccia, che rimbomba nella mia testaccia…”
    Ho voluto fare del sarcasmo, adesso ne pago le conseguenze. Sempre per i più giovani che non avranno capito la citazione: beati voi.
    Veniamo al film. C’è una che fa soldi mettendo gli anziani nelle case di riposo (guardate il film per capire come), finisce a scontrarsi con dei mafiosi e parte una lotta a chi è più bravo a inculare il prossimo, ognuno coi propri metodi.
    Recensione: un film che mi è piaciuto! Non voglio aggiungere altro che ormai sono stanco di scrivere (ma va?). E poi non vengono recensioni interessanti se non sono cariche di battutine e critiche puramente malvagie. Non per altro la prima regola del critico è quella di non farsi piacere niente.
    Consigliato a: gli anziani, i mafiosi e le truffatrici. A tutti in generale, ad esclusione dei critici.

Avrei altri titoli, tipo “Luca”, “The girl who got away”, “The protege”, “Reminiscence”, “The education of Fredrick Fitzell”, “Kate”… ma sarà per il prossimo anno, così preparo un altro breve post come questo che nessuno leggerà perché vi sarete fermati a metà del titolo, anche quello malvagiamente infinito. Come le vostre serie del cazzo.

Tioly