Quindi? / Then?

Quindi ci sono! Da giovedì sono approdato ad Amsterdam. No, approdato no che non so come si dice in inglese. Dunque capite che, nella seconda parte di questo post riscritta in inglese, sto usando Gtranslate. Penso sia un buon metodo per migliorare la mia scarsa conoscenza linguistica, ma il risultato sarà comunque un’accozzaglia di frasi scritte da una scimmia cieca. Non tanto per il contenuto, quanto per la forma. Scomposta che neanche Yoda riuscirebbe a fare.
Pff, dilettante lui è.

Quindi, tornando al mio viaggio per cercare una nuova vita qui nelle fredde lande di un Paese che mi stupisce per quanto sia intelligente, tutto quello che posso dire ora è che avrei voluto partire subito con il cercare lavoro ma naturalmente mi sono già trovato a fare 3 feste in 3 giorni. Feste in cui ho conosciuto molte persone, fatto figure di merda, abusato della resistenza del mio fegato e fatto cose di cui non ho assolutamente memoria.
Tipo il posto dove avessi parcheggiato la bici. Mezzora sono rimasto a cercarla, prima di chiamare il mio amico e chiedergli dove fosse.
Dettagli.

Quindi oggi e ieri ho aiutato il mio amico che mi sta ospitando a casa sua a consegnare un po’ di bici qua e la, quindi domani dovrei andare a prenotare la mia BSN. È una tessera con riportato un numero utile per lavorare ad Amsterdam. Mi sembra doveroso specificare che, nell’attesa di trovare un lavoro, mi vedrò costretto a spendere tutti i miei soldi in alcol, droga, puttane, cauzioni e benzina. Soprattutto in benzina.
Qui la patente è più inutile di Yo. Per chi non sapesse cos’è Yo, si tratta di un’applicazione che sviluppa un nuovo concetto di inutilità: serve per mandarsi gli Yo. Mi spiego. Tu hai una lista di tuoi amici, clicchi sul loro nome e gli mandi uno yo. Lui riceve lo yo, poi può rimandarlo o far finta di nulla. Una sorta di Uozzap senza messaggi, solo il fastidioso rumore del cellulare che continua ad avvisarti di aver ricevuto dei fantastici yo.
Sulla scala dell’inutilità, questa app è tra le prime posizioni, subito dopo i calciatori, la televisione e la pagina di Facebook “Salviamo i cuccioli di foca bastonando i criceti”. Il nome di questa app viene usata nello slang giovanile come un offesa, ad esempio “Ehi fratello, sei più inutile dell’applicazione di Yo” o “Tua mamma è uno Yo”.

Quindi che altro vi posso dire? Che va tutto bene, che devo ancora sistemarmi alla meglio, che per ‘sto mese sono a posto con l’appartamento ma ne sto cercando giustamente un’altro, tramite siti internet e amici che abitano qui. La vita è molto tranquilla e se uno ha voglia di lavorare di opportunità se ne trovano. Anche per un personaggio idiota ed ignorante come me che non sa mettere insieme più di 4 parole di inglese, intervallate da diversi “ehm…”.

Quindi, amici miei, non vi preoccupate. Sono appena arrivato e prima di sistemarmi meglio ho bisogno di un po’ più di tempo. Soprattutto perché il mio spirito di orientamento fa schifo il cazzo. Fortunatamente ti basta fare un giro in bici per capire che Amsterdam non è così enorme ed è comodamente vivibile. Non eccessivamente caotica (a parte le zone più turistiche), spero seriamente che questa città sia la giusta pista di lancio. Perché finora l’Italia m’ha fatto crescere solo un paio di coglioni di proporzioni gigantesche. E siccome avevano pure iniziato a girare, la cosa stava diventando fastidiosa.

Quindi non mi resta che salutarvi, assicurandovi che non appena mi riparte la connessione internet in casa vi terrò aggiornati sulle mie condizioni più spesso, pur non fregandovene una beata fava.

Ora parto con la traduzione, e che dio mi perdoni per questo scempio.


Then here I am! Thursday I am landed to Amsterdam. Wait, “landed” is not a good word, because I don’t know how to translate it in English. Therefore you can comprehend that, in this second part of the post, I’m using Gtranslate. I think that is a good method to improve my low knowledge about English. However the result remain a bunch of bullshits and sentences that seem was be wrote by a blind monkey. Not for the content, but for the shape. The syntax is so decomposed that even Yoda wouldn’t able to do.
Pft, amateur is he.

Then, stepping backward and still talking about my research for a new life in this cold country that has impressed me for its intelligence, all can I tell you is that I wanted to searching a job immediately but I have started with 3 parties for 3 days. Parties where I had the opportunity to meet many people, did gaffes, abuse my liver and made stuff that I don’t remember.
The place where I had parked my bycicle, for example. After 30 minutes that I spent to search it, I had to call a friend of mine to ask where I left the bike.
Details.

Then, in the last two days I helped a friend of mine who’s hosting me in his house to deliver some bikes here and there, so tomorrow I could go to book my BSN. It is a card with a number, useful to find a job in Amsterdam. I feel obliged to point out that, meantime I’m searching for a job, I’ll be forced to spend all my moneys for alcohol, drugs, whores, bails and fuel. Especially for fuel.
In this place the driving licence is pointless, more useless than Yo app. For all the people who don’t know what is this, Yo is an application which develop a new concept of uselessness. I’ll explain. You have a list of friends and you can send at one of them a Yo, clicking on his/her name. Who receive your Yo, can answer you with another Yo or pretend not to have seen it. A sort of Whatsapp without texts, only a bothering noise that comes out every time from you cellphone and warns you have received a wonderful Yo!
On the graduated scale of uselessness, this app is among the first positions, just after the football players, television and the Facebook page “Save seal pups, beat hamsters”. The name of this application is used in the youth slang like a taunt, for example “You’re more useless than Yo app, man!” or “Your mother is a Yo.”

Then, what else could you say? Here is all good. I need to fix me better even I’m already arranged with the apartment for all this month, but I’m looking for a new one, helped by internet sites and many friends of mine who living here. The lifestyle is quite relaxing and there are a lot of work opportunities for who’s looking at. Also an ignorant and stupid person like me, who don’t is able to build a correct sentence in English without putting several “ehm…” after every single word, can find something to do.

Then, my friends, don’t worry about me. I have just arrived and I need to take a little time to acclimatize me. Mainly because of my bad orientation. Fortunately you can take a ride with a bicycle for comprehend that Amsterdam it’s not a huge city and is very liveable. Not overly chaotic (except for the touristic zones), I’ll seriously hope that is the right place to start a new life. In Italy the only things that grew up were my balls. And since they started to turn, the situation has become annoying.

Then I just have to say goodbye, ensuring that as soon as the internet connection will restart, I’ll keep you informed about my condition more often (this last sentence has been sponsored by Gtranslate, ‘cause I’m want to remember you that I’m a blind mutilated monkey). Even you don’t give a fuck about my condition.

That’s all, for now.

[The last thought before I left you: all critics and corrections about my unqualified English are took as teaching for improve my skills. So, if you notice that I made some/many/an entire text of errors and you put your comment about it, I’ll use it. Even doing irony? Oh well, you know! I don’t get upset for some quips, but I’ll take care about my error and… FUCK YOU, GUYS! Are you thinking that was so easy only because you can speak in English? Well, FUCK YOU, ASSHOLE! I just trying to learn something and you don’t helping me, motherfuckers!]

Ciao, da / Bye, from
Davidì Davidé, also knew as Dave

30 comments

    1. Ciao carissima! Come va? E’ da un po’ che ho perso di vista il blog, quindi avrò molto da recuperare. Appena mi sistemo un attimo. Tranquilla che non vi lascio. E naturalmente grazie! ;D
      Hello dear! How are you? It’s a long…ops. Ci ho preso la mano…

      1. Non sono pratico di saluti. E ricordate nell’ultima parte 3 volte i saluti. Vai, gioca a José!
        :3 Dai, una piccola dedica, uscita veramente a caso. Non voluta, ma serve per farti capire che anche tu manchi. Voi tutti mancate. Appena posso recupererò per farmi perdonare. (Sembra più una minaccia che una promessa, però tant’è…)

  1. Kawabonga. Ti invidio. L’inglese. E la bici… che devo procurarmi anche io. Cazzo, non ce l’ho e lo dico da 5 anni che devo comprarmela…

    1. Invidi il mio inglese? Hai fumato? (E se te lo dico io che sto qua! Eh eh…)
      No, comunque, la bici è indispensabile qui che è tutto in piano. Dalle mie parti, in Italia, era tutto un sali e scendi. Più un sali che uno scendi.
      Sembra quasi una metafora…
      Suvvià, in ogni caso grazie per gli apprezzamenti che non mi merito, ma se li merita per buona parte Gtranslate. Ma sai com’è, sono agli inizi eee….

  2. Ben approdato (con tutta quell’acqua penso sia espressione più che appropriata)! Dispiace non averti più vicino e che tu stia così patendo la lontananza da dover ricorrere a droghe ed alcool 😀

    1. Patendo la lontananza?!
      Oooh, oh oh… sì, giusto… la “lontananza”. La sto proprio sentendo questa mancanza, che mi fa stare così bene che era da una vita che non mi sentivo così! No, beh, scherzi a parte, sto veramente capendo poco per volta come è fatta questa città, e tutto grazie all’introduzione della bicicletta. Comunque ho una voglia matta di iniziare a lavorare! Troppo tempo a non far nulla in un ufficio ti demolisce l’anima! 😀

    1. Grazie zia! Sei una grande zia! Bella zia!
      No, scherzo. Ovvio. Non volevo farti storcere di più il sopracciglio, pardon. Sai che sono impulsivo e alquanto idiota. 😀

    1. My adaptability, on a graduated scale, starts from “homeless” categorie until to “scarface”. This apart, I wanna really start to work. I really wanna do many experiences. I can’t stay anymore in my skin (Non sto più nella pelle, s’era capito no?).

  3. Amico, sono molto arrabbiata, neanche un misero “ciao merde”, neanche un “lavoratoriiiiiii prrrrrrrr”. Niente. Mi manchi. Verrò a trovarti, sappilo. Te l’avrò ripetuto tipo venti volte. Letto. Lenzuola. Pulizia. Alcol. Droga. Rock n roll.

    1. What does it means “pulizia”? I don’t know that word… Oh, scusa. Ogni tanto mi dimentico il pulsante “Obbligati a parlare in inglese perché ti serve” acceso. Comunque, come ti ho già detto, stai tranquilla. I saluti servono alle persone che partono per sempre. Io sono via solo per poco, il tempo di sistemarmi e avere una connessione ad internet! 😀
      Detto questo, ci sentiamo bellissima! O ci vediamo, se sei impaziente di sentirmi. Amsterdam non è così grande. 😉

      1. Ti piace proprio tanto quel ragazzotto lì, eh! Stai pur certa che continuerò a scriverle anche in inglese. Ci sará da ridere parecchio sulla ritraduzione amatoriale dei miei termini di ricerca.

  4. Che cosa fantastica! Nuova città nuova vita! Credo metta addosso una valanga di entusiasmo! In bocca al lupo, sono sicura che continuerai a scriverci ed io continuerò a leggerti!
    😉

    1. Grazie! Non vedo l’ora di tornare a leggervi anche io, tutti voi che mi leggete. Non capisco ancora perché continuiate a leggermi, ma fa piacere! 😀
      Appena avrò tempo recupererò un bel po’ di letture…

  5. No, vabbè, io mi ero persa il tuo approdo perché la stupida applicazione dello stupido WordPress mi fa leggere quel che Cristo le pare! (basta, mi ricompongo e smetto di scomodare i signori invano, metti mai si indispettiscano…). Comunque ti basti sapere che sono arrivata a leggere il post perché ho pensato “ma Tiols che fine ha fatto? Sarà morto in qualche canale con addosso orribili pattini da ghiaccio in legno (ho delle devianze dovute a letture infantili, nell’immaginare l’Olanda). Quindi? Quindi niente. Mancano le tue stupidate in questo manicomio 😦 commenta, scrivi, fatti vivo un po’ più spesso, così anche la schifosissima app ti capta!!

    1. Ciao carissima. Come vanno le cose? Scusa se non mi faccio sentire da un po’, ma sono davvero preso dal sistemarmi prima. E non è facile, capiscimi. Giuro che mi farò risentire non appena mi sarò accasato come si deve. 🙂

      1. Le cose vanno, vanno sempre e inesorabilmente, anche se vai tu poi a capire dove (mi sono svegliata Kant, stamani).
        Ti capisco, ti capisco, sopporterò la tua assenza tessendo e scucendo tappeti, mentre tu, per contro, vaghi tra i festini, i mari di alcool e le… Eh? Case, stavo per dire case! Su! Malizioso!
        A presto allora 😉 e in bocca al lupo

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